Amazon, dove finiscono i pacchi non consegnati? La risposta ti lascia a bocca aperta: lo sanno in pochissimi
Sicuramente ve lo siete chiesti, anche se forse non vi è mai capitato. Eppure, la risposta a questa domanda non è affatto scontata.
Quando pacchi e lettere non vengono consegnati, inizia un percorso complicato, sia per chi riceve che per la ditta che se ne occupa. Solitamente, questo accade quando l’indirizzo è sbagliato, incompleto o il destinatario è irreperibile.
Se non si riesce a consegnare, il pacco viene trattenuto per un certo periodo di tempo. Di solito, finisce in un deposito o centro logistico, dove resta per un certo periodo.
Se nessuno reclama il pacco, può essere restituito al mittente. Questo avviene solo se il mittente ha fornito un indirizzo di ritorno. In caso contrario, la spedizione potrebbe finire in giacenza permanente o, in alcuni casi, essere smaltita.
Lettere e pacchi non reclamati, invece, seguono regole diverse. Alcune aziende organizzano aste per vendere pacchi non consegnati, mentre le lettere, se contengono documenti importanti, possono essere distrutte per motivi di privacy.
Quando il corriere non trova nessuno
Hai mai aspettato un pacco con ansia e poi scoperto che non è arrivato perché non eri in casa? Tranquillo, succede spesso. La maggior parte dei corrieri, come Amazon, SDA o UPS, prova a consegnare di nuovo il giorno lavorativo successivo. Di solito, lasciano un avviso con le istruzioni per riorganizzare la consegna. Con Amazon, ad esempio, hai fino a tre tentativi, ma non puoi ritirare il pacco direttamente dal loro magazzino.
Altri corrieri, come DHL o Bartolini, funzionano più o meno allo stesso modo. Se il pacco è piccolo, SDA può addirittura infilarlo nella cassetta postale. E se non riescono a consegnarlo nemmeno la seconda volta? Beh, in molti casi lo portano in un punto di ritiro vicino, così puoi andare tu stesso a prenderlo. Certo, un po’ scomodo, ma almeno il pacco non sparisce nel nulla.
Ritorni, rimborsi e alternative
E se proprio non riescono a consegnarlo? Ecco che inizia la fase del “ritorno al mittente”. Corrieri come UPS e DHL restituiscono il pacco ad Amazon o al negozio di provenienza dopo un periodo che varia dai 5 ai 15 giorni lavorativi, a seconda del servizio. Questo ti dà un po’ di tempo per contattare il corriere o il venditore e chiedere un nuovo tentativo.
Se invece tutto va storto, Amazon ti rimborsa sia il costo del prodotto che la spedizione. Un consiglio utile: con alcuni corrieri puoi organizzare il ritiro presso una filiale o un punto di raccolta (ad esempio gli Access Point di UPS). Questo può evitarti lo stress di stare a casa ad aspettare o rischiare che il pacco venga restituito. Certo, richiede un po’ di organizzazione, ma almeno sai dove andare per recuperare il tuo acquisto senza troppi problemi!