Nuovo rinnovo patente, gli anziani vengono esclusi totalmente: “Non riescono più a farlo” | Ecco l’età limite
Il rinnovo della patente non è sempre scontato, soprattutto per le persone anziane. Anzi, esse vengono escluse totalmente.
La guida in età avanzata rappresenta una sfida per la sicurezza stradale e l’autonomia personale. Con l’avanzare dell’età, molti anziani affrontano un naturale declino delle capacità fisiche e cognitive, che può influire sulla loro abilità di guidare in modo sicuro.
I principali problemi riguardano il rallentamento dei tempi di reazione, la riduzione della vista e dell’udito, e talvolta la gestione di patologie croniche. Questi fattori aumentano il rischio di incidenti, specialmente in situazioni complesse come il traffico intenso o la guida notturna.
In molti Paesi, gli anziani devono sottoporsi a controlli periodici per il rinnovo della patente, che includono test medici e, in alcuni casi, prove pratiche di guida.
Le soluzioni potrebbero includere una maggiore sensibilizzazione e programmi di supporto per gli anziani, come corsi di aggiornamento sulla sicurezza stradale.
Quando ci si complica la vita
La digitalizzazione ha portato grandi vantaggi: niente più lunghe file agli sportelli, documenti compilati con pochi clic, pagamenti online comodamente da casa. Sulla carta, appare come un sogno. Tuttavia, per alcune persone, in particolare gli anziani, questa spinta tecnologica rischia di trasformarsi in un ostacolo insormontabile. La storia di Cristina è particolare, ha raccontato l’odissea vissuta dal suocero 81enne alle prese con il rinnovo della patente. Il suocero di Cristina aveva completato ogni procedura necessaria: visite mediche effettuate, bollettini postali pagati, documentazione in ordine.
Ma, presentatosi alla Commissione medica, si è visto restituire i bollettini e consegnare quattro moduli per richiedere un rimborso. Il motivo? Dal primo aprile, i pagamenti vengono accettati esclusivamente online, tramite SPID o carta d’identità elettronica. Nessuna comunicazione preventiva era stata fatta a riguardo. Gli impiegati, notando la sua espressione perplessa, gli hanno suggerito di chiedere aiuto a figli o nipoti.
Una situazione paradossale
Cristina non nega i vantaggi della tecnologia, riconoscendone l’utilità. Tuttavia, si chiede se davvero non si potesse mantenere un’opzione per chi non è avvezzo all’uso di computer e smartphone. Il suocero, giudicato idoneo a guidare con riflessi e vista in perfetto ordine, si ritrova costretto a dipendere da altri per il rinnovo della patente. Cristina sottolinea l’assurdità della situazione: se una persona è capace di guidare un’auto, perché non dovrebbe poter effettuare un pagamento in posta? La riflessione si fa più ampia.
Cristina solleva un punto che trova consenso in molti: chi progetta questa burocrazia digitale si rende conto che non resterà giovane per sempre? Non tutti gli anziani hanno figli o nipoti disponibili ad aiutarli con internet. Per molti, recarsi all’ACI o in posta rappresenta un momento di autonomia e socialità: una passeggiata, un saluto a un impiegato, una chiacchierata. Non tutto deve passare obbligatoriamente attraverso un sito web. È necessario maggiore buon senso, perché non tutti vivono con uno smartphone in mano.