Codice della strada, scatta il ritiro della patente per questa norma: 10 anni fa non ti facevano nulla | Rischi anche il carcere
“Grazie” a questa norma, il rinvio della patente è praticamente certo. 10 anni fa non sarebbe accaduto nulla di simile.
Le forze dell’ordine operano seguendo leggi e regolamenti che evolvono nel tempo. Ciò significa che comportamenti considerati irrilevanti o accettabili in passato potrebbero oggi attirare l’attenzione a causa di cambiamenti normativi o sociali.
Un esempio comune riguarda l’uso del telefono alla guida. Dieci anni fa, molte legislazioni erano meno severe o meno applicate; oggi, con l’aumento degli incidenti legati alla distrazione, i controlli sono più frequenti e rigorosi.
Anche le norme sul consumo di alcol in pubblico sono cambiate in molte città. In passato, atteggiamenti più permissivi prevalevano; oggi, la tolleranza è minore, e tali comportamenti possono risultare in sanzioni immediate.
Questa evoluzione riflette un adattamento delle forze dell’ordine alle priorità sociali e tecnologiche del tempo, orientandosi sempre più verso la tutela della sicurezza collettiva e l’ordine pubblico.
Le leggi cambiano, e tu devi stare al passo
Hai mai notato come certe cose che facevi dieci anni fa, senza che nessuno ti dicesse nulla, oggi possono metterti nei guai? Prendiamo il telefono alla guida. Una volta bastava che tenessi il volante con una mano e l’altra incollata all’orecchio, e al massimo beccavi un’occhiataccia. Oggi? Se ti trovano con lo smartphone in mano, scatta subito la multa, sospensione della patente e pure i punti ti volano via come foglie al vento. È che nel frattempo ci si è resi conto che quei secondi distratti possono costare la vita. E le regole sono diventate spietate.
Un altro esempio è l’alcol. Cioè, mica che prima fosse permesso bere e guidare, però la tolleranza era decisamente diversa. Oggi invece basta mezzo bicchiere di vino per rischiare la patente, la multa salatissima e magari pure l’arresto. Soprattutto se sei neopatentato: lì zero alcol, punto. È come se la società avesse deciso che non c’è più spazio per rischi inutili sulla strada. E sai una cosa? Forse è anche giusto così. Ma ammettiamolo: è dura adattarsi.
Tra buone intenzioni e qualche pasticcio
Poi ci sono quei cambiamenti che ti fanno alzare un sopracciglio, perché sì, l’intenzione è buona, ma il risultato è un pasticcio. Un caso emblematico? La cannabis terapeutica. La nuova legge sulla guida sotto effetto di sostanze psicotrope è così rigida che pure chi assume farmaci prescritti rischia grosso. Immagina di essere in cura, seguendo tutte le regole, e ti ritrovi comunque con la patente ritirata.
E non parliamo dell’abbandono degli animali. Adesso, se lasci un cane in strada, oltre al carcere rischi pure la patente. Da una parte è un messaggio forte, giusto. Ma dall’altra ti chiedi: quante di queste pene vengono davvero applicate? Insomma, le leggi cambiano, spesso in meglio, ma altre volte sembra che il sistema si incarti su se stesso. E noi, cittadini, restiamo un po’ spaesati, cercando di capire come muoverci in questo groviglio di regole sempre più intricate.