L’Ue ha deciso, addio alle bottigliette di plastica: da ora si passa a questo materiale | dopo il tappo l’ennesima beffa
La decisione ormai è stata presa. Bisognerà dire addio alle bottigliette di plastica, soprattutto dopo la riforma sui tappi di plastica.
Le bottiglie di plastica sono uno dei principali problemi per quanto riguarda l’inquinamento. La loro produzione, che aumenta sempre di più, richiede grandi sforzi e grandi quantità di risorse naturali, e questo comporta la produzione di gas serra.
Nonostante siano prodotti riciclabili, solo una piccola percentuale delle bottiglie di plastica viene effettivamente riciclata. Molte finiscono nelle discariche o negli ambienti naturali, ed impiegano centinaia di anni per degradarsi.
Ma mano che si degradano, le bottiglie di plastica rilasciano dei piccoli frammenti (microplastiche) che il più delle volte vengono ingeriti da animali marini e terrestri, causando danni incalcolabili.
Queste microplastiche possono entrare nella catena alimentare ,e rappresentano un potenziale rischio per la salute umana, con effetti ancora oggetto di studio approfondito.
Nuove norme per le bottiglie di plastica
Dal 1° gennaio 2025, una nuova normativa europea ha introdotto cambiamenti significativi nella produzione delle bottiglie di plastica. Tutte le bottiglie con una capacità fino a tre litri devono ora contenere almeno il 25% di plastica riciclata, un provvedimento volto a ridurre l’impatto ambientale e a favorire l’economia circolare. Questo obbligo segue un percorso già avviato con l’introduzione dei tappi integrati, progettati per evitare la dispersione nell’ambiente.
L’adozione di plastica riciclata porterà probabilmente a modifiche visibili nelle bottiglie, come tonalità cromatiche più scure o giallastre. Sebbene ciò possa inizialmente confondere alcuni consumatori, gli esperti assicurano che la qualità delle nuove bottiglie rimane invariata rispetto a quelle prodotte con plastica vergine. Il cambiamento coinvolge non solo i grandi marchi internazionali, ma anche le aziende più piccole, che dovranno adeguarsi alle nuove regole per rispettare le scadenze fissate dall’Unione Europea.
L’impatto dal punto di vista ambientale
L’utilizzo di plastica riciclata rappresenta un passo cruciale nella lotta contro l’inquinamento, soprattutto in Italia, dove il consumo di bottiglie di plastica è particolarmente elevato. Secondo le stime, questa transizione potrebbe ridurre significativamente i rifiuti non biodegradabili, limitando al contempo la domanda di materie prime fossili e contribuendo a una diminuzione delle emissioni di gas serra.
Tuttavia, l’adeguamento alla normativa non è privo di sfide per le industrie, che dovranno investire in nuove tecnologie e processi produttivi. Nonostante le difficoltà, i benefici ambientali sono evidenti: meno plastica nelle discariche e negli oceani significa un passo avanti verso un futuro più sostenibile. Questo cambiamento segna un’importante evoluzione nella gestione dei rifiuti e un impegno concreto verso un modello produttivo più rispettoso dell’ambiente.