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Poste Italiane, disastro per i correntisti: da ora paghi anche per questa operazione | ti dissanguano il conto

Insegna delle Poste Italiane (Depositphotos)

Insegna delle Poste Italiane (Depositphotos FOTO) - www.energycue.it

La situazione presso Poste Italiane è disastrosa. Molti correntisti sono nel panico, quest’operazione ora va assolutamente pagata!

Le operazioni bancarie, come bonifici, prelievi o pagamenti, spesso comportano costi che variano in base alla tipologia di servizio e alla banca scelta.

Questi costi rappresentano una delle principali fonti di guadagno per gli istituti bancari e sono determinati da diversi fattori, come la modalità di esecuzione (online o in filiale) e l’entità dell’operazione.

Le operazioni effettuate online tendono a essere più economiche, grazie alla digitalizzazione dei servizi che riduce i costi operativi delle banche.

Al contrario, le transazioni eseguite in filiale, come bonifici o versamenti, spesso prevedono commissioni più elevate a causa dell’intervento di personale e infrastrutture fisiche.

Un peso per il cittadino

In Italia, il pagamento di commissioni su transazioni postali e tramite piattaforme digitali come PagoPA rappresenta un’anomalia che grava sul cittadino. Mentre in molti Paesi europei questi servizi sono gratuiti o prevedono costi simbolici, in Italia si paga persino per pagare. Bollettini postali e transazioni digitali, pensati per semplificare la vita quotidiana, diventano un ulteriore ostacolo economico, generando una frustrazione diffusa nei contribuenti.

Le commissioni, giustificate come costi di gestione, spesso appaiono sproporzionate, soprattutto se messe a confronto con i compensi milionari dei dirigenti delle società che gestiscono questi sistemi. Poste Italiane e PagoPA SpA, ad esempio, vantano vertici con stipendi elevatissimi, finanziati in parte attraverso queste commissioni. Questo solleva interrogativi sull’equità del sistema e sulla reale necessità di tali spese, che penalizzano soprattutto i cittadini con redditi più bassi.

L'app delle Poste Italiane (Depositphotos)
L’app delle Poste Italiane (Depositphotos FOTO) – www.energycue.it

Un sistema da riformare

L’introduzione di PagoPA, nata con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e ridurre la frammentazione dei metodi di pagamento, si è trasformata in una sorta di tassa nascosta. Sebbene PagoPA non incassi direttamente le commissioni, il cittadino rimane obbligato a pagarle agli intermediari come banche e poste, senza una reale alternativa gratuita. Il risultato è un sistema percepito come poco trasparente e svantaggioso per il contribuente.

Una possibile soluzione potrebbe essere l’adozione di modelli già presenti in altri Paesi europei, dove i servizi pubblici digitali non comportano costi aggiuntivi o prevedono commissioni simboliche. Inoltre, migliorare la trasparenza e la consapevolezza del cittadino, ad esempio attraverso strumenti come il simulatore di costi di PagoPA, è un passo importante. Tuttavia, ciò non basta: serve una revisione strutturale che metta al centro le esigenze dei cittadini, riducendo il peso delle commissioni e garantendo un accesso equo e gratuito ai servizi essenziali.