Cartelle esattoriali, da quest’anno ti costano pochissimo: scatta il provvedimento Meloni | Finalmente un regalo
E’ in arrivo una buona notizia! Quest’anno la spesa sarà nettamente minore rispetto allo scorso anno, una sorta di “regalo”.
Le cartelle esattoriali sono atti ufficiali emessi dall’Agenzia delle Entrate per notificare al contribuente l’obbligo di pagare debiti tributari, contributivi o altre somme dovute alla Pubblica Amministrazione. Esse rappresentano uno strumento per il recupero di somme non versate, includendo imposte, sanzioni e interessi.
Il contribuente, una volta ricevuta la cartella, ha un termine perentorio per saldare il debito o contestarlo, generalmente entro 60 giorni dalla notifica. In caso di mancato pagamento o ricorso, l’ente può avviare azioni esecutive, come il pignoramento di beni o conti correnti.
Esistono strumenti per gestire le cartelle esattoriali, come la rateizzazione, che permette di suddividere il debito in più pagamenti, o le procedure di definizione agevolata, come lo “stralcio” o la “rottamazione”, che consentono di ridurre l’importo dovuto eliminando sanzioni e interessi.
Una corretta gestione delle cartelle esattoriali è fondamentale per evitare conseguenze gravi sul patrimonio e sulle attività economiche.
Le regole per il 2025
Dal 1° gennaio 2025 entrano in vigore le modifiche previste dal Dlgs 110 del 2024 per la gestione delle cartelle esattoriali. La riforma introduce una maggiore flessibilità nei piani di rateizzazione, adattandoli alle condizioni economiche dei contribuenti. Il numero massimo di rate aumenta progressivamente, passando da 84 rate per richieste nel 2025-2026 a 120 rate, equivalenti a 10 anni, per richieste presentate a partire dal 2030.
Queste nuove regole offrono una dilazione più ampia anche per chi ha debiti superiori a 120.000 euro, a condizione che venga attestata una situazione di difficoltà economica. La possibilità di richiedere fino a 120 rate è estesa, già dal 2025, a coloro che dimostrano condizioni economiche sfavorevoli. In questo modo, il sistema mira a garantire maggiore sostenibilità nei pagamenti e a ridurre l’impatto dei debiti sulle finanze personali.
Procedure e difficoltà
La valutazione della difficoltà economica segue criteri specifici definiti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per persone fisiche e ditte individuali in regime semplificato, la condizione viene determinata dall’Isee. Per altre categorie, come aziende o condomini, si utilizzano indici di liquidità e specifici parametri tecnici, come l’indice Alfa e Beta. Inoltre, situazioni di disagio legate a eventi straordinari, come calamità naturali, possono essere certificate tramite l’inagibilità rilasciata dai Comuni.
Per richiedere la rateizzazione secondo le nuove regole, a partire dal 2025, sono disponibili modelli specifici. Tra questi, il Modulo RS per dilazioni fino a 120.000 euro in 84 rate, il RDF per persone fisiche e ditte semplificate, e il RDG per altre categorie di soggetti. È inoltre possibile presentare il RDP per prorogare rateizzazioni già in corso. Le richieste antecedenti al 31 dicembre 2024 restano invece soggette alla normativa precedente, garantendo una transizione graduale per i contribuenti.