Meloni trafigge gli anziani; scatta la nuova tassa “Vecchi ma dorati” | Colpiti a sangue freddo
Purtroppo il Governo prende di mira di nuovo gli anziani. E’ in arrivo una nuova tassa che non ci farà più respirare.
Il tema della creazione di nuove tasse da parte dei governi è da sempre oggetto di dibattiti accesi e preoccupazioni tra i cittadini. L’introduzione di imposte aggiuntive, spesso giustificata dalla necessità di coprire il debito pubblico o finanziare nuovi servizi, può avere impatti significativi sia sull’economia nazionale che sulle finanze personali.
Da un lato, i governi sostengono che nuove tasse sono strumenti essenziali per garantire l’equilibrio di bilancio e investire in settori strategici come sanità, istruzione e infrastrutture.
L’aumento della pressione fiscale può scoraggiare i consumi e gli investimenti, rallentando la crescita economica e alimentando il malcontento sociale, soprattutto tra le fasce più deboli.
Le nuove tasse possono assumere forme diverse, come imposte dirette sui redditi o indirette sui beni di consumo. Sebbene queste misure siano spesso accolte favorevolmente, possono generare costi aggiuntivi per le imprese e, indirettamente, per i consumatori.
Una nuova tassa
Negli ultimi mesi, le politiche della giunta Serfilippi hanno sollevato polemiche, in particolare per la trasformazione dei circoli ricreativi per anziani in sedi ad uso promiscuo, destinate anche a giovani, bambini e disabili. Questa decisione, confermata dall’assessore ai Servizi Sociali Lucia Tarsi, ha scatenato critiche da parte del consigliere comunale PD Dimitri Tinti, che denuncia il rischio di snaturare la funzione originaria di questi spazi. I circoli non sono semplici edifici, ma luoghi che da anni rappresentano un presidio di socialità e benessere per gli anziani, fondamentali per contrastare l’isolamento sociale.
A queste modifiche si aggiunge la proposta di una “tassa sugli orti” per gli anziani, stimata intorno ai 100 euro oltre alla quota associativa di 20 euro. Questa misura, non smentita dall’assessore, rischia di trasformare la gestione degli orti in un’attività privatistica, allontanandosi dalle finalità sociali stabilite dal regolamento comunale. Le tre aree ortive principali, Chiaruccia, Tre Ponti e Belgatto, rischiano così di perdere il loro carattere inclusivo, aggravando la situazione di una fascia della popolazione già vulnerabile.
Un problema da affrontare
Un’altra questione sollevata da Dimitri Tinti riguarda il possibile abbandono del progetto “Old but Gold”. Questo programma, nato da una coprogettazione con la Pro Loco, ha costruito negli ultimi cinque anni una rete virtuosa di coordinamento tra i circoli ricreativi e gli orti per anziani, promuovendo l’inclusione e la partecipazione attiva degli over 65.
Secondo Tinti, interrompere questa iniziativa significherebbe privare gli anziani di un importante strumento di socialità e benessere, sottovalutando il valore dei legami che questo progetto ha saputo creare. Il consigliere punta il dito contro il drastico taglio dei fondi destinati al bando affitti 2024, ridotti da 200mila a 50mila euro. La mancata pubblicazione del bando per il prossimo anno, unita alla riduzione dei finanziamenti per il 2025, rischia di aggravare ulteriormente le difficoltà delle famiglie in difficoltà economica.