Bollo auto 2, Salvini l’ha confermato: te li tolgono dalla busta paga | È ufficiale la cifra
Una svolta in arrivo potrebbe cambiare tutto per chi ha questa tipologia di auto: il malcontento per alcuni è nell’aria.
Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di come vengono gestite le tasse su queste tipologie di auto. Per molte persone, avere un veicolo simile è un vero vantaggio, sia per il lavoro sia per la vita di tutti i giorni.
Dall’altra parte, però, ci sono le regole fiscali che ogni tanto si complicano e creano dubbi su quanto convenga davvero. Insomma, una situazione che interessa parecchi. Fino ad oggi, il calcolo di quanto un’auto simile influisca sulla busta paga è stato fatto in base a vari criteri.
Chilometri convenzionali, emissioni di CO2, tabelle Aci… Un sistema che a volte sembra più complicato di quanto dovrebbe essere. E poi c’è il tema ambientale, che ha spinto a privilegiare le auto meno inquinanti con tasse più leggere rispetto a quelle per i veicoli tradizionali.
Avere un’auto di questo tipo è per molti un modo per compensare stipendi che magari non aumentano quanto si vorrebbe. Per le aziende, invece, è uno strumento per premiare o motivare. Però tutto dipende dalle leggi: se il fisco cambia le regole, cambia anche la convenienza.
Come funziona adesso
Ad oggi, il valore delle auto assegnate viene calcolato seguendo dei parametri abbastanza precisi. Si tiene conto del tipo di veicolo, delle emissioni e dei chilometri annuali stimati, che di solito sono fissati a 15.000. Più il mezzo inquina, più alta è la percentuale che va considerata come reddito aggiuntivo. Nonostante questo, ci sono state pressioni per rivedere le norme, perché non sempre sembrano in linea con i bisogni di aziende e dipendenti.
Ultimamente si è parlato anche di introdurre salvaguardie per chi ha già un’auto ordinata o assegnata. Ma alla fine, almeno per ora, queste modifiche non sono passate. Le regole attuali, quindi, restano in piedi, anche se non mancano i malumori. Ma ci sarà un’altra novità poco gradita.
Cosa cambia dal 2025?
Dal primo gennaio 2025, però, ci sarà una grande novità. Il sistema di calcolo per le tasse delle auto aziendali sarà completamente rivisto. La tassazione verrà basata sul tipo di alimentazione del veicolo, penalizzando maggiormente benzina e diesel, mentre chi avrà auto elettriche o ibride pagherà molto meno.
I dettagli? Le auto elettriche saranno tassate solo al 10%, le ibride plug-in al 20% e tutte le altre addirittura al 50%. Un cambiamento importante, che però colpirà anche chi ha ordinato il veicolo prima della fine del 2024. La retroattività della norma ha già sollevato diverse critiche, ma al momento non ci sono stati interventi per modificarla.