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Conto corrente, ecco la tassa mensile: per tenerlo devi pagare anche questo: non bastavano le solite spese

Coppia alle prese con i conti (Depositphotos foto)

Coppia alle prese con i conti (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Scopri come determinate disposizioni impattano i costi nascosti del conto corrente e cosa puoi fare per difendere i tuoi diritti.

Parlare di spese bancarie ormai è come parlare del meteo: riguarda tutti e, spesso, lascia più dubbi che certezze. Aprire e mantenere un conto corrente, oggi, non significa solo pagare i canoni o le solite commissioni per i bonifici. Ci sono costi nascosti o poco chiari che possono far storcere il naso a chiunque.

Nel corso degli anni, diverse leggi e regolamenti hanno cercato di mettere un po’ d’ordine nel settore, per tutelare meglio i clienti. Però, diciamocelo, non sempre avere più regole significa pagare di meno. Anzi, a volte sembra che le spese continuino a crescere senza un apparente motivo logico. Alla fine, chi ci rimette è sempre il consumatore, che si trova davanti a spese inaspettate.

Tra le voci che lasciano di più l’amaro in bocca ci sono quelle per la documentazione bancaria. Sì, proprio quelle copie di estratti conto o contratti che pensavi fossero già “tuoi di diritto”. Invece, chiedere certi documenti può trasformarsi in un piccolo salasso. Questo non solo è fastidioso per le tasche, ma fa anche sorgere domande su quanto le banche siano davvero trasparenti con noi.

Eppure, in un periodo in cui tutto sembra diventare più costoso, è fondamentale sapere quali sono i nostri diritti e come possiamo difenderci. Spesso, non è tanto una questione di soldi, ma di principio: se le regole esistono, perché non vengono rispettate?

Le regole sui costi dei documenti bancari

Secondo l’articolo 119 del T.u.b., le banche devono rilasciare ai clienti, o ai loro successori, le copie della documentazione legata alle operazioni fatte negli ultimi dieci anni. La cosa interessante è che possono chiedere solo i costi di produzione. Quindi niente sovrapprezzi strani o spese “di gestione” che non si capisce cosa siano.

L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), che si occupa di risolvere i conflitti tra clienti e banche, ha pure detto che un prezzo ragionevole per ogni documento è di 3 euro. Eppure, ci sono banche che chiedono di più, andando contro queste indicazioni. Tra l’altro, è importante sapere che il rilascio dei documenti non può essere bloccato, anche se il cliente non ha pagato subito.

Calcolo delle spese (Depositphotos foto)
Calcolo delle spese (Depositphotos foto) -www.energycue.it

Come difendersi dalle richieste esagerate

Se la banca ti chiede cifre non giustificate, puoi sempre fare un reclamo formale. E, se non rispondono o ti liquidano con scuse, puoi portare la questione all’Arbitro Bancario Finanziario. Questo passaggio è semplice e non serve un avvocato. Basta pagare una quota di 20 euro, che ti verrà restituita se vinci il ricorso.

Infine, c’è una cosa importante da ricordare: secondo il Codice Privacy, puoi accedere gratuitamente ai tuoi dati personali. Questa legge è un ulteriore modo per difenderti da eventuali richieste fuori luogo. In pratica, se conosci le regole, puoi evitare brutte sorprese e far valere i tuoi diritti con la banca.