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Pensioni, a Gennaio prendi questa cifra: Italiani in festa

Illustrazione di una persona anziana (Depositphotos)

Illustrazione di una persona anziana (Depositphotos FOTO) - www.energycue.it

Una buona notizia dal mondo delle pensioni. Da gennaio del prossimo anni saliranno molto, e le persone già festeggiano.

Le pensioni rappresentano una forma di reddito garantita ai lavoratori dopo il termine della loro vita lavorativa. Il loro importo è calcolato in base a fattori come la contribuzione versata, l’età di pensionamento e le normative vigenti.

Nei sistemi previdenziali moderni, le pensioni sono soggette a rivalutazioni periodiche per adeguarsi al costo della vita e all’inflazione, garantendo così il mantenimento del potere d’acquisto dei pensionati.

Gli aumenti delle pensioni sono spesso determinati dall’adeguamento al tasso di inflazione, noto come “perequazione”. Quando i prezzi dei beni e servizi aumentano, le pensioni vengono rivalutate per evitare una perdita del potere d’acquisto. 

Le riduzioni o blocchi delle pensioni possono verificarsi in contesti di difficoltà economica e squilibri nei sistemi previdenziali. Politiche di contenimento della spesa pubblica o riforme pensionistiche possono introdurre misure come il blocco della rivalutazione o tagli ai trattamenti pensionistici più elevati.

La pensione di gennaio 2025

Il pagamento delle pensioni di gennaio 2025 avverrà il 3 gennaio, anziché il primo giorno del mese, a causa della festività di Capodanno. Questo slittamento segue le regole stabilite dalla normativa vigente, che prevede l’accredito nel secondo giorno bancabile del mese. A gennaio, quindi, il primo giorno utile è il 2 gennaio, con pagamento effettivo il giorno successivo, ovvero venerdì 3 gennaio. I pensionati devono prestare attenzione a questa data per evitare confusione nei pagamenti.

Nel cedolino di gennaio sono previsti aumenti legati alla rivalutazione annuale delle pensioni. La rivalutazione per il 2025 è pari allo 0,8% e viene applicata in misura differenziata a seconda dell’importo della pensione. Le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo (2.394,44 euro) godono di una rivalutazione piena del 100%. Per gli importi tra 4 e 5 volte il trattamento minimo (fino a 2.993,05 euro), la rivalutazione è al 90% (0,72%). Sopra questa soglia, la rivalutazione scende al 75% (0,6%). Questi adeguamenti sono essenziali per mantenere il potere d’acquisto dei pensionati di fronte all’inflazione.

La mano di una persona anziana (Pixabay)
La mano di una persona anziana (Pixabay FOTO) – www.energycue.it

Il conguaglio fiscale

Oltre agli aumenti, il cedolino di gennaio può includere riduzioni temporanee dovute al conguaglio fiscale effettuato dall’INPS. Questa operazione prevede il ricalcolo delle imposte pagate nel 2023 rispetto a quanto effettivamente dovuto. Se le trattenute fiscali effettuate durante l’anno sono risultate insufficienti, l’INPS recupererà la differenza sulle pensioni di gennaio e febbraio 2025. 

Per alleviare l’impatto del conguaglio, è prevista una rateizzazione per i pensionati con redditi annui inferiori a 18.000 euro e un debito fiscale superiore a 100 euro. In questi casi, il recupero viene distribuito su più mensilità, fino a novembre 2025. Questo meccanismo evita un taglio immediato e consente ai pensionati con redditi più bassi di affrontare il conguaglio con maggiore sostenibilità economica. La combinazione di rivalutazioni e correzioni fiscali rende essenziale controllare attentamente il cedolino di gennaio per comprendere gli importi effettivamente percepiti.