Strumenti di misura HVAC per l’analisi degli impianti residenziali
Quando si realizza un impianto HVAC i condotti e i macchinari non bastano per assicurarne un funzionamento corretto e costante nel tempo. Che si tratti di sistemi residenziali, industriali o commerciali, devono essere controllati periodicamente o costantemente.
I moderni impianti di climatizzazione, ventilazione, controllo dell’umidità e riscaldamento devono essere monitorati attraverso dispositivi all’avanguardia in grado di fornire misurazioni precise dei valori e di registrare i dati per controlli futuri.
In questo articolo vediamo quali sono i dispositivi di controllo e misura HVAC più importanti, quale ruolo ricoprono e perché devono essere utilizzati per monitorare gli impianti.
Il balometro
Il balometro è un particolare tipo di flussometro usato per misurare la portata del flusso d’aria in uscita o in entrata a livello di una presa di ventilazione all’interno dell’impianto di un edificio. Caratterizzati da una distintiva forma a mongolfiera che culmina solitamente con un display digitale, questi dispositivi sono indispensabili per il controllo programmato del funzionamento degli impianti. Alcuni balometri possono anche misurare la temperatura e l’umidità relativa del flusso d’aria, nonché la pressione atmosferica generale della stanza.
I moderni balometri misurano la velocità e la portata di un flusso d’aria utilizzando un sistema di misurazione della pressione differenziale, molto affidabile e preciso in questo tipo di applicazione. Per eseguire le misurazioni, l’aria viene fatta passare da una griglia forata con numerosi orifizi in cui sono installati diversi sensori.
Sensori e interruttori di pressione differenziale
Il pressostato differenziale agisce come un interruttore on/off che viene attivato quando una differenza specifica di pressione supera il parametro impostato. Ad esempio, quando un filtro all’interno dell’impianto si intasa, questo causa una maggiore caduta di pressione. L’interruttore è in grado di rilevare questa differenza e regolare automaticamente la velocità della ventola, oppure segnalare il problema attraverso spie e allarmi.
Il sensore di pressione differenziale, invece misura continuamente la differenza di pressione tra due punti e invia un segnale elettrico proporzionale che aiuta a monitorare le tendenze, ottimizzare le prestazioni e rilevare sottili cambiamenti di pressione indicativi di potenziali problemi.
I pressostati e i sensori differenziali HVAC monitorano i filtri dell’aria, controllano la velocità della ventola, mantengono il flusso corretto nei condotti e azionano sistemi a portata variabile (VAV).
Sensori della qualità dell’aria
I sensori della qualità dell’aria misurano i livelli di anidride carbonica (CO2) nei condotti dell’aria. Sono fondamentali per garantire l’alta qualità dell’aria interna agli edifici e per gestire i sistemi di ventilazione e di trattamento dell’aria in vari contesti, come centri commerciali, scuole e ospedali.
I sensori della qualità dell’aria sono installati nei condotti dei sistemi di ventilazione per monitorare costantemente i livelli di CO2 dell’aria che circola nell’edificio e misurare la concentrazione di CO2, assicurandosi che rimanga all’interno dei livelli specificati e accettabili.
Sensori di temperatura
I sensori di temperatura assicurano che i componenti di un sistema HVAC non superino le temperature di esercizio raccomandate dal produttore, garantendo così il corretto e sicuro funzionamento dell’intero impianto.
Questi dispositivi HVAC sono installati in varie posizioni, come condotti dell’aria, all’interno di condizionatori e raffrescatori, oppure direttamente all’interno degli ambienti che richiedono una regolazione della temperatura.
Possono rilevare parametri come temperatura, umidità assoluta, punto di rugiada, entalpia, livelli di anidride carbonica e molto altro. Per farlo, possono essere messi a contatto diretto con superfici all’interno del sistema HVAC (sensori di contatto), oppure immersi direttamente nel liquido o nel gas utilizzato nell’impianto. I sensori di temperatura a immersione sono spesso utilizzati con un pozzetto termometrico in modo da proteggerli da agenti quali la pressione, i flussi e, infine, la corrosione.
Inoltre, i sensori esterni sono in grado di misurare condizioni ambientali esterne come temperatura, umidità e pressione. I dati raccolti aiutano a regolare il funzionamento del sistema HVAC in base alle condizioni esterne, garantendo un uso efficiente dell’energia e un comfort interno ottimale.