Disastro Unicredit, chiude tutto nell’intera nazione: non puoi più ritirare | perdi il tuo conto corrente
E’ un disastro, e creerà tantissimi problemi. Chiuderà nell’intera nazione e non sarà più possibile prelevare.
Il fallimento di una banca può causare gravi ripercussioni sui correntisti, portando alla perdita totale o parziale dei loro depositi.
Durante un fallimento bancario, il processo di liquidazione stabilisce l’ordine dei creditori da risarcire. I correntisti vengono considerati creditori chirografari, quindi meno prioritari rispetto ai creditori garantiti o privilegiati.
Di conseguenza, possono ricevere solo una parte del loro denaro o, nei casi peggiori, nulla. Esperienze di questo tipo si sono verificate durante le crisi di istituti come Banca Etruria e Veneto Banca.
Il fallimento non è sempre immediato e può manifestarsi attraverso segnali come la riduzione della liquidità della banca o il blocco temporaneo delle operazioni.
Una strategia estrema
Negli ultimi mesi, UniCredit ha adottato una decisione drastica per la sua presenza nell’area Asia-Pacifico. Il CEO Andrea Orcel ha annunciato la chiusura di diverse sedi operative, tra cui quelle di Shanghai, Singapore, Tokyo, Mumbai e Seoul, con l’obiettivo di ridurre i costi e semplificare le attività del gruppo. Questa decisione lascia operative solo le rappresentanze di Pechino e Hong Kong, limitando fortemente l’offerta di servizi bancari e di conti correnti nella regione.
La mossa ha conseguenze soprattutto per i clienti europei, in particolare quelli tedeschi, che tradizionalmente sono molto attivi nei mercati cinesi. Per continuare a supportare queste grandi imprese, UniCredit prevede di affidarsi a banche corrispondenti per garantire servizi di corporate banking e cambio valuta. Questo cambio di strategia rappresenta un adattamento alle dinamiche globali e alla necessità di ottimizzare le risorse, pur mantenendo una presenza minima in mercati strategici attraverso uffici di rappresentanza.
Quali sono gli obbiettivi futuri
La chiusura delle sedi in Estremo Oriente è parte integrante di una più ampia strategia di riorganizzazione presentata da Orcel. UniCredit punta a tagliare i costi amministrativi e a investire nei servizi digitali, pur mantenendo una rete efficiente di filiali locali in Europa. Questa riorganizzazione mira a garantire un ritorno economico sostenibile, con l’obiettivo dichiarato di distribuire 16 miliardi di euro agli azionisti entro il 2024 attraverso dividendi e riacquisti di azioni. La banca, considerata di rilevanza sistemica globale, continua a mantenere una solida presenza in Germania, Austria e nei paesi dell’Europa centrale e orientale.
Parallelamente alla riduzione delle operazioni in Asia, UniCredit ha riaffermato il suo impegno verso la sostenibilità, raggiungendo il primo posto in Italia e il secondo a livello globale nella classifica di Corporate Knights del 2022. Questa visione sostenibile, come dichiarato da Orcel, mira a bilanciare le esigenze ambientali con quelle sociali, supportando clienti e comunità durante la transizione ecologica.