Home » Pagamento pos, se l’esercente ti fa questa domanda rispondi sempre di No: ti trovi a pagare 2 volte | Ci provano sempre

Pagamento pos, se l’esercente ti fa questa domanda rispondi sempre di No: ti trovi a pagare 2 volte | Ci provano sempre

Pos

Pos (Pixabay FOTO) - www.energycue.it

Attenzione ai pagamenti con il Pos: se l’esercente ti fa questa domanda devi sempre rispondere no, ci provano sempre!

I pagamenti elettronici sono ormai entrati nella nostra quotidianità. Utilizzare una carta di credito, un bancomat o uno smartphone per saldare un conto è diventato non solo comodo, ma spesso anche più veloce e sicuro rispetto ai contanti. In molti locali o negozi, il terminale POS è sempre pronto all’uso, riducendo code e semplificando le transazioni.

Negli ultimi anni, questa tendenza è cresciuta ancora di più. Gli strumenti digitali hanno cambiato il nostro modo di acquistare e di gestire i pagamenti. Che si tratti di un caffè al bar, della spesa settimanale o di un acquisto online, la carta di pagamento è sempre più la scelta preferita dai consumatori. Questo cambiamento ha portato molti esercenti ad aggiornarsi, accettando una vasta gamma di strumenti elettronici.

Eppure, non tutti i commercianti vedono questa evoluzione con favore. Per alcuni, il POS rappresenta una seccatura più che una comodità. Si sentono gravati dai costi delle commissioni e temono di perdere guadagni. Per questa ragione, alcuni esercenti porgono il terminale con una certa riluttanza, sperando che il cliente scelga di pagare in contanti.

Questa situazione può generare momenti di imbarazzo. Il cliente, magari ignaro delle normative vigenti, può trovarsi a pensare di fare un torto al negoziante pagando con carta. Tuttavia, è importante sapere che i diritti del consumatore sono chiari e tutelati dalla legge.

Le regole sui pagamenti elettronici

In Italia, esistono norme precise che regolano i pagamenti elettronici. L’articolo 62 del Codice del Consumo stabilisce che nessun esercente può chiedere costi aggiuntivi ai clienti per l’uso del POS. Questo significa che, se decidi di pagare con carta, l’importo dovuto deve essere esattamente quello esposto, senza sovrapprezzi nascosti.

Anche le direttive europee, come la PSD2, vietano in modo chiaro l’applicazione di supplementi per chi sceglie pagamenti digitali. I circuiti internazionali come Visa e Mastercard impongono inoltre che queste regole siano rispettate al momento della sottoscrizione del servizio POS da parte dei commercianti.

Pagamento POS
Pagamento POS (Pixabay FOTO) – www.energycue.it

La domanda-trabocchetto degli esercenti

Ed eccoci al punto cruciale. Se al momento di pagare con il POS, l’esercente ti chiede qualcosa come “Vuoi pagare le commissioni?”, la risposta corretta è sempre “No”. Questa è una strategia utilizzata per spingerti a coprire un costo che spetta al negoziante e non a te. È una pratica vietata dalla legge e, se accetti, ti ritrovi a pagare due volte: una per il prodotto o servizio acquistato e l’altra per una commissione che non ti compete.

Sapere di avere diritto a pagare senza sovrapprezzi ti permette di proteggerti da questi tentativi. Se ti capita, puoi rifiutarti di pagare la commissione aggiuntiva e, se necessario, segnalare l’accaduto alle autorità competenti.