In mare c’è una specie vivente che non può morire: lo hanno appena confermato gli scienziati | Immune all’invecchiamento
Questa straordinaria specie possiede delle caratteristiche biologiche e fisiologiche senza eguali. Scopri di quale si tratta.
Alcuni animali possiedono caratteristiche biologiche che sfidano la concezione tradizionale di invecchiamento, mostrando una longevità straordinaria o persino capacità di rigenerarsi.
Questi fenomeni sono di grande interesse per la scienza, poiché potrebbero fornire indizi utili per comprendere il processo di invecchiamento anche negli esseri umani.
Uno degli esempi più noti è quello della medusa Turritopsis dohrnii, conosciuta come “medusa immortale”. Questa specie è in grado di invertire il proprio ciclo di vita, tornando da adulta a stadio giovanile, attraverso un processo chiamato transdifferenziazione.
Un altro esempio è il tartaruga delle Galapagos, che può vivere oltre 100 anni. Sebbene non sia “immortale” nel vero senso della parola, le tartarughe delle Galapagos sono note per la loro longevità straordinaria.
Un desiderio di immortalità
L’immortalità è un concetto che ha affascinato l’umanità per secoli, alimentando miti, leggende e desideri di eterna giovinezza. Dall’elisir di lunga vita alla fonte della giovinezza, molte culture hanno immaginato modi per fermare il tempo e mantenere il vigore della gioventù. Questo sogno ha ispirato non solo la letteratura e la filosofia, ma anche la ricerca scientifica, che si è concentrata sul rallentare il processo naturale dell’invecchiamento.
Le moderne scoperte scientifiche, soprattutto nel campo della biologia cellulare, dei telomeri e del DNA, hanno fatto luce su alcuni dei meccanismi che regolano l’invecchiamento. Nonostante i progressi nelle terapie anti-invecchiamento, i rimedi sviluppati finora, tra cui la medicina estetica e gli interventi di chirurgia plastica, non sono in grado di fermare il naturale invecchiamento biologico.
Un improbabile animale “immortale”
Nel regno animale, esistono esemplari che sfidano il concetto tradizionale di invecchiamento. Alcune specie, come le tartarughe giganti e le balene della Groenlandia, sono note per la loro straordinaria longevità, vivendo più di un secolo. Studiando queste specie, gli scienziati cercano di capire come la loro biologia possa offrire indizi su come migliorare la longevità anche nell’uomo.
Un esempio particolarmente affascinante è quello delle aragoste e degli astici, che non invecchiano nel senso tradizionale del termine. Recentemente, un ristoratore ha rilasciato in mare un astice di 130 anni, sollevando domande sul perché queste creature possiedano una longevità così straordinaria. Il segreto sembra risiedere nella telomerasi, un enzima che protegge i cromosomi dall’accorciamento durante la divisione cellulare. Questo processo consente alle aragoste di crescere per tutta la vita senza invecchiare, ma non sono immuni dalla morte: la causa della loro morte non è l’invecchiamento, ma l’incapacità di completare il processo di muta a causa della crescente difficoltà nel cambiare il loro esoscheletro.