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La Spagna approva un “permesso di lavoro climatico” per i lavoratori colpiti da catastrofi naturali

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Danni provocati da DANA in Spagna (Wikimedia, Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 FOTO) - www.energycue.it

Arriva il permesso climatico in Spagna, una misura per garantire la sicurezza dei lavoratori durante eventi meteorologici estremi.

A partire dal 29 novembre, la Spagna ha introdotto una nuova legge che ha l’obiettivo principale di tutelare i lavoratori in caso di condizioni meteorologiche estreme.

Questo provvedimento sarebbe in grado di garantire loro il diritto ad usufruire di permessi retribuiti. Tutto ciò nasce in risposta ai cambiamenti climatici e alle catastrofi naturali sempre più frequenti.

In tal senso si è ritenuto necessario pensare a dei provvedimenti con l’obiettivo di preservare e garantire la sicurezza dei cittadini in questione.

Il “permesso climatico” si ispira a leggi simili già in vigore in altri paesi – come nel caso del Canada – e si applicherà in tutto il territorio nazionale.

Il permesso climatico per la sicurezza dei lavoratori

Il governo spagnolo ha approvato una nuova normativa che concede ai lavoratori il diritto a permessi retribuiti in caso di condizioni meteorologiche pericolose. Tale diritto si estende fino a quattro giorni di permesso per coloro che non possono raggiungere il posto di lavoro a causa di fenomeni climatici estremi, come ad esempio alluvioni o tempeste. Con queste nuove disposizioni, la Spagna si ispira a leggi già in atto in altre nazioni come il Canada.

La misura è già attiva nelle aree colpite dal disastro DANA a fine ottobre. Ora, invece, si allarga a tutto il paese con l’intento di salvaguardare la sicurezza dei lavoratori in situazioni di emergenza. La norma è attiva dallo scorso 29 novembre. Essa nasce per proteggere i cittadini in eventi potenzialmente rischiosi in maniera grave. Situazioni del genere sono ad esempio quelle legate a catastrofi naturali e fenomeni atmosferici estremi.

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Tentativi di recupero a seguito del disastro (Wikimedia, Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 FOTO) – www.energycue.it

Le nuove misure di protezione e le responsabilità delle aziende

Cosa stabilisce la nuova normativa? Essa prevedere che, qualora le autorità di protezione civile raccomandassero di rimanere a casa a causa di allerta meteo, i lavoratori potranno usufruire del permesso climatico. Dunque, essi non dovranno recarsi al lavoro. Tale diritto si applica anche a coloro che non possono lavorare da remoto e che non possono raggiungere il luogo di lavoro in sicurezza. Inoltre, il permesso è valido per l’utilizzo per un massimo di quattro giorni. Tuttavia, nel caso in cui si verificassero ulteriori situazioni climatiche avverse, le aziende possono estenderlo oppure organizzare alternative per garantire la continuità del lavoro. Oltre a questa protezione per i lavoratori, la legge impone alle aziende di pensare ad un piano di azione specifico per tali condizioni. Esso dovrà poi essere condiviso con i propri dipendenti.

In tal senso, le imprese avranno a disposizione 12 mesi di tempo per elaborare dei piani di prevenzione dei rischi legati a catastrofi naturali. Chiaramente, le aziende dovranno adattare il piano secondo le caratteristiche della propria realtà lavorativa. Nel caso in cui dovesse verificarsi una situazione di rischio grave ed imminente, le aziende saranno obbligate a informare i dipendenti il più rapidamente possibile. Di conseguenza, dovranno provvedere alla sospensione temporanea delle attività lavorative. In questo modo, il governo spagnolo intende rafforzare la protezione dei lavoratori di fronte a fenomeni climatici estremi. Oltre a ciò, vuole fare in modo che le aziende siano pronte a fronteggiare tali situazioni in modo tempestivo.