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Elettrodomestici, è lui quello che consuma di più quando non lo usi: sembra spento ma non lo è | Stacca la spina

Illustrazione di un'asciugatrice e di una lavatrice (Pixabay)

Illustrazione di un'asciugatrice e di una lavatrice (Pixabay FOTO) - www.energycue.it

Tra tutti gli elettrodomestici, è quello che consuma di più. Non sembra vero, ma è così, anche quando sembra spento.

Gli elettrodomestici consumano molta energia principalmente a causa della loro potenza operativa e del tempo in cui vengono utilizzati.

Dispositivi come frigoriferi, lavatrici, asciugatrici e forni richiedono energia per eseguire le loro funzioni specifiche, come raffreddare, riscaldare o agitare, e tale energia può accumularsi velocemente. Più potente è l’elettrodomestico, maggiore sarà il suo consumo energetico.

Il consumo dipende anche dall’efficienza energetica degli apparecchi. Molti elettrodomestici meno recenti sono progettati con tecnologie meno efficienti, che richiedono più energia per raggiungere lo stesso risultato rispetto ai modelli moderni.

L’uso prolungato degli elettrodomestici contribuisce ad aumentare il consumo. Anche se un singolo ciclo di lavaggio o cottura può sembrare poco energivoro, l’accumulo di utilizzi quotidiani porta a un consumo complessivo significativo nel tempo.

Un improbabile “consumatore”

I decoder, dispositivi utilizzati per ricevere e decodificare i segnali televisivi, presentano un consumo energetico che varia in base al modello e alle funzioni specifiche. Quando sono accesi, i decoder consumano tra i 3 e i 15 watt, con una maggiore richiesta di energia per i modelli dotati di disco fisso per la registrazione dei programmi. In questi casi, il motore di azionamento del disco richiede energia aggiuntiva per il suo funzionamento, aumentando leggermente il consumo.

Anche quando i decoder sono in modalità stand-by, cioè in uno stato di semi-accensione con la spia rossa attiva, continuano a consumare energia. Questo consumo è simile a quello in modalità acceso, in quanto il dispositivo deve rimanere sempre attivo per ricevere aggiornamenti del software e della guida elettronica dei programmi (EPG). Pertanto, il consumo di energia non subisce una riduzione significativa durante la modalità stand-by.

Un telecomando e un televisore (Pixabay)
Un telecomando e un televisore (Pixabay FOTO) – www.energycue.it

La gestione del consumo

Sebbene il consumo energetico del decoder non cambi drasticamente tra le modalità acceso e stand-by, molti fornitori raccomandano di lasciare il dispositivo sempre in modalità stand-by per garantirne la disponibilità agli aggiornamenti. Questo approccio permette al decoder di rimanere pronto per gli aggiornamenti automatici, senza che l’utente debba attivarlo manualmente. E’ importante notare che non è strettamente necessario mantenere il decoder in stand-by per garantirne il corretto funzionamento.

L’utente, infatti, può spegnere il decoder e riaccenderlo quando necessario. In questo caso, il dispositivo avrà bisogno di un po’ di tempo per ricaricare la guida elettronica dei programmi (EPG) e, se necessario, aggiornare il software. Questo comportamento non influisce significativamente sull’efficienza del dispositivo, ma consente di ridurre i consumi energetici quando il decoder non è attivamente utilizzato.