Intesa San Paolo, annuncio chiusura bancomat: decisione sanguinaria | Chiusi tutto fino all’ultimo
La chiusura del bancomat è prossima! Intesa San Paolo lo chiude ed è una decisione contestata da molte persone.
Intesa Sanpaolo è uno dei principali gruppi bancari italiani, nato dalla fusione nel 2007 di Intesa BCI e Sanpaolo IMI.
Con sede a Torino, l’istituto ha una forte presenza nazionale e internazionale, operando in numerosi paesi europei, asiatici e americani.
Il gruppo offre una vasta gamma di servizi finanziari, tra cui banking retail, corporate, investment banking, assicurazioni e gestione patrimoniale.
L’istituto si distingue per il suo impegno nella digitalizzazione, promuovendo innovazioni tecnologiche per migliorare l’accesso ai servizi bancari.
La chiusura del bancomat
La chiusura dell’unico bancomat di Bobbio Pellice il 10 ottobre 2024, ha preoccupato i residenti e le autorità locali. Situato in piazza Caduti per la Libertà, non solo serviva i cittadini del comune montano, ma era anche utilizzato da quelli di Villar Pellice. La chiusura del bancomat segue una serie di progressivi tagli ai servizi bancari locali, iniziati con la dismissione dello sportello fisico da parte di Intesa Sanpaolo, che aveva già ridotto la presenza di personale bancario.
Il sindaco di Bobbio Pellice, Mauro Vignola, ha espresso la sua forte preoccupazione, sottolineando quanto sia importante il bancomat non solo per i residenti ma anche per i commercianti locali e i turisti, che in estate si trovano a dover fare lunghe file per prelevare denaro. Il primo cittadino ha dichiarato che il comune si batterà per cercare di mantenere il servizio, coinvolgendo enti come l’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) per fare pressione su Intesa Sanpaolo, affinché riveda la sua decisione.
Come si evolverà la situazione
La reazione dei cittadini di Bobbio e Villar Pellice è stata immediata. In risposta alla chiusura annunciata con un semplice cartello affisso al bancomat, è stata avviata una raccolta firme nei negozi locali. I residenti hanno espresso sconcerto per il modo in cui è stata comunicata la chiusura, ritenendo che un servizio così fondamentale per la comunità meritasse una comunicazione più adeguata e un dialogo aperto con la banca.
E’ stata organizzata anche una manifestazione, in piazza Caduti per la Libertà. La manifestazione ha ricevuto l’adesione di molti cittadini, commercianti e turisti che condividono l’importanza di questo servizio per la vita economica e sociale del paese. La speranza è che la mobilitazione possa portare a un ripensamento da parte di Intesa Sanpaolo, in modo da preservare un punto di accesso essenziale per una comunità montana che rischia di rimanere sempre più isolata da un punto di vista finanziario.