Pitagora: il supercomputer tutto italiano per accelerare l’energia da fusione
Ecco Pitagora, il supercomputer italiano installato al Tecnopolo di Bologna, che rivoluzionerà la ricerca sull’energia da fusione.
Un nuovo passo verso il futuro dell’energia da fusione è stato compiuto in Italia. Si chiama Pitagora ed è il supercomputer che verrà installato entro la fine del 2024 al Tecnopolo di Bologna, grazie a un accordo tra Cineca, il consorzio interuniversitario italiano, e il colosso tecnologico Lenovo.
Questa infrastruttura, progettata per essere tra le 50 più potenti al mondo, rappresenta una pietra miliare per la ricerca scientifica europea nel settore dell’energia. Perchè? Beh, basti pensate che Pitagora avrà una capacità di calcolo straordinaria: potrà eseguire circa 27 milioni di miliardi di operazioni al secondo (27 PFlop/s). Mica poco?
Questo lo rende uno strumento essenziale per la comunità scientifica, in particolare per la simulazione della fisica del plasma e per l’analisi strutturale dei materiali avanzati necessari per la fusione nucleare.
Il supercomputer verrà installato nel data center Cineca di Casalecchio di Reno, integrandosi nell’ecosistema tecnologico del Tecnopolo di Bologna, un hub scientifico di rilevanza internazionale. Pitagora si unirà agli altri sistemi di supercalcolo già in uso, ampliando le capacità del consorzio di supportare studi e progetti su scala globale.
Pitagora, fusione nucleare: il sogno di un’energia pulita e sicura
La fusione nucleare da sempre rappresenta una delle frontiere più ambiziose per l’umanità: produrre energia in modo sicuro, sostenibile e senza emissioni nocive. Il supercomputer Pitagora svolgerà un ruolo cruciale in questo contesto, lavorando in sinergia con Eurofusion, il consorzio europeo impegnato a realizzare i primi impianti operativi entro il 2050.
Il lavoro di Pitagora sarà mirato a risolvere alcune delle sfide più complesse legate alla fusione nucleare, come il controllo del plasma ad altissime temperature e lo sviluppo di materiali resistenti alle condizioni estreme degli impianti. Questo permetterà di accelerare la transizione verso un futuro energetico più sostenibile.
Pitagora, il ruolo strategico del Tecnopolo di Bologna
Il Tecnopolo di Bologna si conferma un centro strategico per l’innovazione scientifica e tecnologica in Italia e in Europa. Ospitando il supercomputer Pitagora, il Tecnopolo rafforza il proprio ruolo di punto di riferimento per la ricerca avanzata.Qui non si lavora solo per la fusione nucleare: l’infrastruttura ospita anche risorse per lo studio dei cambiamenti climatici, delle scienze mediche e delle tecnologie dell’intelligenza artificiale. La presenza di Pitagora potenzierà ulteriormente queste attività, favorendo sinergie tra i diversi ambiti scientifici.
L’ambizione di Eurofusion e dei suoi partner, tra cui l’Italia attraverso l’Enea, è chiara: rendere operativi gli impianti di fusione entro il 2050. Questo significherà non solo produrre energia in maniera innovativa, ma anche ridefinire il modo in cui il mondo pensa e utilizza le risorse energetiche. Con l’arrivo di Pitagora, l’Italia dimostra di essere in prima linea in questa sfida globale. Il supercomputer non solo supporterà la ricerca, ma contribuirà anche a rafforzare il ruolo del Paese come leader nell’innovazione tecnologica e scientifica.