Reddito di cittadinanza, grande ritorno: Giorgietti ci fa il regalo | Facilissimo da prendere e ti danno questa cifra
Un ritorno inaspettato! Dopo averlo eliminato, il Reddito di Cittadinanza potrebbe ritornare tra pochissimo tempo.
Il reddito di cittadinanza era una misura di sostegno economico introdotta per combattere la povertà e favorire l’inclusione sociale, garantendo un reddito minimo alle famiglie in difficoltà.
Il beneficio era calcolato sulla base del reddito familiare e delle condizioni economiche, tenendo conto di parametri come il numero di componenti del nucleo, eventuali disabilità e i costi abitativi.
I beneficiari dovevano rispettare obblighi specifici, come accettare offerte di lavoro congrue e partecipare a corsi di aggiornamento o lavori socialmente utili.
In caso di inadempienza, erano previste sanzioni fino alla perdita del beneficio. Questo meccanismo mirava a favorire l’autonomia economica e a ridurre la dipendenza dall’assistenza.
Un ritorno inaspettato
Nel settembre 2023, il Reddito di Cittadinanza è stato sostituito da due nuovi strumenti: l’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro. L’Assegno di Inclusione, introdotto a gennaio 2024, è stato pensato per persone vulnerabili, come anziani, minori di 3 anni, invalidi o chi ha a carico familiari non autosufficienti.
Questa riforma ha sollevato numerose critiche, poiché ha escluso molte persone in difficoltà economiche o ha garantito loro un aiuto inferiore rispetto al precedente sistema. A giugno 2024, l’INPS ha rilevato una netta riduzione dei beneficiari rispetto al Reddito di Cittadinanza, con 1,7 milioni di persone coperte dall’Assegno di Inclusione e solo poche centinaia di migliaia iscritte al Supporto Formazione e Lavoro.
Una proposta per il ripristino del Reddito
Il Movimento 5 Stelle ha avanzato una proposta per ripristinare il Reddito di Cittadinanza nel biennio 2025-2026. L’emendamento, inserito nella Legge di Bilancio, punta a reintrodurre una misura ritenuta fondamentale per combattere la povertà e l’esclusione sociale. I sostenitori sottolineano come l’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro non abbiano raggiunto pienamente questi obiettivi, lasciando molte famiglie in difficoltà economica senza un adeguato sostegno. La proposta prevede una spesa complessiva di 12 miliardi di euro per il solo 2025, un dato che riflette l’impegno finanziario necessario per tornare al vecchio modello.
La discussione in Parlamento sarà decisiva per determinare il futuro delle politiche di sostegno sociale in Italia. Il ritorno al Reddito di Cittadinanza, però, è solo una delle possibili strade per rispondere al problema crescente della povertà. La sfida sarà trovare un equilibrio tra sostenibilità economica e tutela delle persone più vulnerabili, tenendo conto delle pressioni dell’opposizione e delle richieste di una parte significativa della popolazione.