Acqua, solo questa qua non danneggia i reni: c’è scritto anche sulla bottiglie ma nessuno ci fa caso
È meglio l’acqua in bottiglia o quella del rubinetto? Hai mai letto bene le etichette? Ecco a cosa devi fare attenzione.
L’acqua è la base della nostra esistenza. Il corpo umano, composto in gran parte da questo elemento, dipende completamente da un’adeguata idratazione per funzionare bene. Bere regolarmente è essenziale per sentirsi energici, concentrati e in salute. Chiunque, almeno una volta, ha sentito il consiglio di bere almeno due litri d’acqua al giorno, ma più che un consiglio, è un vero e proprio bisogno del nostro organismo.
Quando si parla di acqua, però, non è solo una questione di quantità, ma anche di qualità. Al supermercato, tra scaffali pieni di bottiglie di acqua minerale di ogni tipo, ci troviamo spesso di fronte a un’enorme varietà di scelta. Acqua naturale, frizzante, oligominerale, dal sapore leggero o più deciso: ognuna ha le sue caratteristiche e il suo pubblico. Ma quanto tempo dedichiamo davvero a capire quale sia quella più adatta a noi?
Al di là del marketing, è importante guardare oltre le etichette patinate per capire davvero cosa stiamo bevendo.
Del resto, non si vive senza acqua. Ogni bicchiere che beviamo contribuisce a mantenere il nostro corpo in equilibrio, a far funzionare bene i nostri organi e a darci quella sensazione di freschezza che ci aiuta a sentirci meglio. Tuttavia, non tutte le acque sono uguali, e saper scegliere quella giusta può fare una grande differenza per il nostro benessere.
Acqua minerale, scegliere con attenzione
Quando parliamo di acqua minerale, spesso ci concentriamo sul gusto, che è sicuramente importante. Ma non basta. L’etichetta sulle bottiglie contiene informazioni fondamentali, come la quantità di minerali presenti, che può influire non solo sul sapore, ma anche su come il nostro corpo la assimila. Ad esempio, ci sono acque che stimolano una maggiore diuresi, ottime per depurarsi, ma meno adatte per chi ha già una funzionalità renale molto attiva.
Leggere l’etichetta è quindi un’abitudine che dovremmo fare nostra. Termini come “residuo fisso” o “durezza” possono sembrare tecnici, ma fanno la differenza: il primo indica quanti minerali restano dopo l’evaporazione dell’acqua, mentre il secondo misura la concentrazione di calcio e magnesio, che può influire sulla nostra salute.
L’acqua giusta per tutti
Per chi cerca una scelta sicura, le acque oligominerali sono una delle migliori opzioni. Sono leggere, con un residuo fisso inferiore a 50 mg/L, e particolarmente adatte a chi vuole idratarsi senza sovraccaricare i reni. Perfette per chiunque, giovani o anziani, queste acque sono un’alleata preziosa per il nostro equilibrio.
Infine, è importante non lasciarsi incantare da pubblicità o bottiglie dal design accattivante. Spesso, le acque meno pubblicizzate e dal prezzo più accessibile offrono la stessa qualità, se non migliore, di quelle più blasonate. Alla fine, ciò che conta davvero è scegliere un’acqua che ci faccia sentire bene, giorno dopo giorno.