Pensione, è ufficiale: se soffri di questa malattia hai diritto all’assegno di invalidità | La hanno milioni di persone in Italia
Se sei pensionato e soffri di una certa malattia, potresti ricevere l’assegno di invalidità che ricevono già tantissime persone.
L’assegno di invalidità è una prestazione economica concessa dallo Stato italiano a coloro che sono riconosciuti invalidi civili.
Si tratta di un aiuto economico destinato a supportare le persone con una disabilità che impedisce loro di svolgere attività lavorativa in modo autonomo. La sua erogazione dipende da specifici requisiti medici e economici.
Per ottenere l’assegno, è necessario superare una valutazione dell’INPS, che stabilisce il grado di invalidità. Generalmente, è previsto per chi ha una riduzione della capacità lavorativa superiore ai due terzi
L’importo dell’assegno varia in base alla condizione dell’invalidità e alle risorse economiche della persona, ma non può mai essere inferiore a un valore minimo stabilito annualmente.
L’assegno di invalidità
Nel 2024, il Governo italiano ha stabilito che la pensione di invalidità per coloro che soffrono di malattie invalidanti e hanno meno di 67 anni ammonta a 333,33 euro al mese. Questa misura è destinata a supportare economicamente le persone che, a causa di patologie gravi, non sono in grado di svolgere attività lavorativa.
Le malattie invalidanti che giustificano l’accesso a tale pensione comprendono diverse condizioni, tra cui la sclerosi multipla, il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sordità totale o parziale, la cecità, e malattie come il diabete mellito, l’insufficienza renale cronica e le disfunzioni cardiache. Per ottenere l’accesso a questa pensione, il richiedente deve superare una serie di accertamenti medici. La condizione di invalidità deve risultare da una riduzione significativa e permanente della capacità lavorativa, che deve essere documentata da una commissione sanitaria.
I requisiti e le soglie economiche per la pensione
Per essere riconosciuti invalidi civili e poter accedere alla pensione di invalidità, il soggetto deve dimostrare che la propria capacità lavorativa è ridotta di almeno il 74%. Se l’invalidità raggiunge il 100%, il beneficiario ha diritto alla pensione di inabilità, che comporta il riconoscimento di una condizione di totale incapacità lavorativa. Gli accertamenti medici sono seguiti da una valutazione delle possibili opzioni riabilitative, che la commissione esamina prima di procedere al riconoscimento definitivo dell’invalidità.
Oltre alla valutazione medica, ci sono requisiti economici che determinano l’accesso alla pensione. Per coloro che hanno un’invalidità tra il 74% e il 99%, il reddito annuale non può superare i 5.725,46 euro. Per le persone con invalidità totale al 100%, invece, la soglia di reddito annuale massimo consentito è di 19.461,12 euro.