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730, arriva l’ufficialità: da quest’anno ti scarichi questa odiata spesa | A fine anno ti sarai più ricco

Illustrazione di un bonus (Pixabay)

Illustrazione di un bonus (Pixabay FOTO) - www.energycue.it

Arriva una buona notizia! Una spesa molto odiata potrai finalmente scaricarla sul 730. A fine anno avrai la restituzione.

Il 730 è un modello fiscale utilizzato in Italia per dichiarare i redditi annuali e calcolare le imposte dovute. È particolarmente utilizzato da lavoratori dipendenti e pensionati, poiché permette di ottenere il rimborso delle imposte in modo rapido.

Le spese deducibili e detraibili sono una parte importante del modello 730. Le spese deducibili riducono il reddito su cui calcolare le imposte, mentre quelle detraibili riducono direttamente l’importo delle imposte da pagare. 

Scaricare le spese nel 730 è utile per alleggerire il carico fiscale. Le persone possono recuperare una parte delle spese sostenute durante l’anno, riducendo così l’importo delle tasse da pagare o aumentando il rimborso. 

Questo processo consente ai contribuenti di ridurre l’imposta sulla base delle spese effettivamente sostenute per esigenze personali, familiari o professionali.

Le novità del 2025

I contribuenti hanno la possibilità di ridurre l’imposta sul reddito attraverso una serie di detrazioni, che comprendono spese sanitarie, veterinarie, di istruzione, mutui per l’acquisto della prima casa, e altre voci di spesa. Fino al 2024, le detrazioni erano ammesse fino a capienza fiscale, con una progressiva riduzione per i redditi superiori a 120.000 euro e annullamento oltre i 240.000 euro. Tra le voci più rilevanti, l’Irpef da pagare veniva abbattuta grazie alle spese sostenute per i mutui sulla prima casa, con una detrazione che poteva arrivare fino a 4.000 euro annuali

A partire dal 2025, la Legge di Bilancio introduce significative modifiche al sistema delle detrazioni fiscali. Per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, verrà applicato un limite massimo alle detrazioni spettanti. L’importo base da cui partire per il calcolo sarà pari a 14.000 euro per i redditi fino a 100.000 euro e a 8.000 euro per i redditi superiori a tale soglia. Questo importo verrà moltiplicato per un coefficiente che dipende dal numero di figli a carico del contribuente, al fine di determinare l’importo massimo delle detrazioni.

Mutuo della casa e compilazione del 730 (Pixabay)
Mutuo della casa e compilazione del 730 (Pixabay FOTO) – www.energycue.it

Gli interessi per alcune spese

Tra le spese che più incidono sulla possibilità di ridurre l’Irpef, troviamo gli interessi passivi relativi ai mutui per l’acquisto della prima casa. Fino al 2024, i contribuenti potevano detrarre fino a 4.000 euro annuali per gli interessi passivi, un vantaggio significativo per chi ha contratto un mutuo per l’acquisto della propria abitazione. Tuttavia, con le nuove disposizioni, la detrazione per gli interessi passivi rimarrà invariata.

I contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, ma inferiori a 100.000 euro, potranno continuare a beneficiare delle detrazioni sugli interessi passivi del mutuo fino al limite di 14.000 euro, moltiplicato per il coefficiente che dipende dalla composizione del nucleo familiare. Tuttavia, per coloro che superano i 100.000 euro di reddito, l’importo base per il calcolo si riduce a 8.000 euro, e il limite alle detrazioni sarà proporzionale al numero di figli a carico, con coefficienti che vanno da 0,50 a 1, a seconda della situazione familiare.