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Pomodori, gli scienziati hanno scoperto come renderli più dolci: prepariamoci alla rivoluzione

Pomodori appena raccolti (Pixabay)

Pomodori appena raccolti (Pixabay FOTO) - www.energycue.it

Se i pomodori ti sembrano un po’ troppo amari, i ricercatori hanno trovato la soluzione ideale: renderli più dolci.

Il pomodoro (Solanum lycopersicum) è una pianta originaria delle regioni andine del Sud America, dove cresceva spontaneamente.

Fu coltivato per la prima volta dagli Aztechi e da altre civiltà mesoamericane intorno al 500 a.C. Il termine “pomodoro” deriva dall’italiano pomo d’oro, in riferimento alle varietà gialle che furono tra le prime osservate in Europa.

Con l’arrivo degli europei nel Nuovo Mondo nel XVI secolo, il pomodoro fu introdotto in Europa, probabilmente attraverso la Spagna. .

Oggi il pomodoro è una delle piante più coltivate al mondo, utilizzata sia fresca sia trasformata in prodotti come salse e conserve.

Il sapore dei pomodori

Negli ultimi decenni, i pomodori coltivati su scala industriale sono diventati sempre più grandi, ma al tempo stesso meno saporiti. Questa caratteristica, spesso lamentata dai consumatori, deriva dalla selezione di varietà che privilegiano la resa elevata e la resistenza nei trasporti, sacrificando la dolcezza e l’intensità del gusto. In contrasto, i pomodori “selvatici”, più piccoli, si distinguono per il loro sapore dolce e aromatico, rendendo evidente la differenza con i loro “parenti” domestici.

La causa principale di questa perdita di qualità risiede nella genetica. Durante la domesticazione e l’allevamento selettivo, sono stati persi tratti genetici fondamentali per il sapore. Tuttavia, un team di scienziati cinesi ha recentemente identificato due geni specifici che regolano la produzione di zuccheri nei pomodori. Questi geni, comuni nelle varietà selvatiche, sono stati progressivamente persi nelle piante coltivate, contribuendo alla carenza di dolcezza nei frutti moderni.

Alcuni pomodori in una ciotola (Pixabay)
Alcuni pomodori in una ciotola (Pixabay FOTO) – www.energycue.it

E’ solo questione di genetica

I ricercatori hanno utilizzato la tecnologia di editing genetico Crispr-Cas9 per modificare i due geni che limitano la produzione di zuccheri nei pomodori domestici. Bloccando la loro funzione, è stato possibile aumentare il contenuto di zucchero fino al 30% senza compromettere significativamente il peso o la resa dei frutti. I pomodori modificati sono risultati dolci e gustosi, mantenendo le caratteristiche di produttività richieste per la coltivazione su larga scala.

Questa scoperta potrebbe rappresentare un punto di svolta nella produzione agricola, permettendo di bilanciare le esigenze di consumatori e agricoltori. Tuttavia, l’introduzione di pomodori geneticamente modificati nei mercati non sarà immediata. Le preoccupazioni per la sicurezza alimentare e gli impatti ambientali richiedono ulteriori studi e regolamentazioni. In un mondo sempre più colpito dal cambiamento climatico, queste coltivazioni potrebbero offrire una soluzione sostenibile per migliorare la qualità alimentare senza sacrificare la produttività.