Canone Rai, se hai un parente che fa questo lavoro non lo pagare più: devono farti anche il risarcimento di quello già pagato
Dimentica il canone Rai: se un tuo parente lavora in questo settore sei esentato per sempre. Scopri come funziona l’esenzione.
Il canone RAI è da anni uno degli argomenti più dibattuti in Italia. Molti cittadini lo percepiscono come una tassa ingiusta, vista come un’imposizione legata al possesso di un televisore. Sebbene sia giustificato dalla necessità di finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo, le opinioni al riguardo sono spesso contrastanti.
Questa imposta, infatti, è obbligatoria per tutti i detentori di apparecchi televisivi. Viene addebitata automaticamente sulla bolletta dell’energia elettrica, generando ulteriori perplessità tra i cittadini. La normativa presuppone che ogni intestatario di utenza elettrica possieda un apparecchio, imponendo così il pagamento anche a chi non lo utilizza regolarmente o non ne possiede uno.
I giovani e i fruitori di contenuti online vedono il canone come una spesa non giustificata, legata a un servizio che considerano superato. Inoltre, c’è chi lamenta la mancanza di un’offerta che possa giustificare il costo rispetto ai competitor privati, ritenendo il palinsesto e i servizi offerti non sempre al passo coi tempi.
Nonostante queste critiche, il canone RAI è ancora visto dal governo come uno strumento per garantire l’autonomia e la qualità del servizio pubblico radiotelevisivo. La RAI, infatti, è chiamata a soddisfare una serie di obblighi culturali, educativi e di informazione che la distinguono dai canali privati.
Canone Rai: chi deve pagarlo?
Il pagamento del canone è richiesto a chiunque possieda un televisore o un dispositivo atto a ricevere il segnale radiotelevisivo. L’imposta è collegata alla residenza anagrafica dell’intestatario dell’utenza elettrica e viene riscossa tramite le bollette mensili. Tuttavia, esistono esoneri specifici per determinate categorie, come gli over 75 con un reddito limitato e chi non possiede un televisore, oltre che per i militari. La possibilità di ottenere l’esenzione si basa su dichiarazioni e moduli ufficiali che devono essere presentati ogni anno, se i requisiti di idoneità rimangono validi.
La legislazione prevede inoltre che il canone venga pagato una sola volta per nucleo familiare, esclusivamente per la residenza principale. Pertanto, chi possiede una seconda casa non è soggetto al pagamento duplicato. Questa misura è stata concepita per ridurre il peso fiscale, evitando doppi addebiti per la stessa famiglia.
Come ottenere l’esenzione canone Rai 2025
Per chi rientra nei criteri di esonero, la procedura per richiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI è stata pensata per essere relativamente semplice, anche se può presentare alcune complessità burocratiche. Gli interessati devono compilare un modulo e inviarlo attraverso modalità riconosciute, come la Posta Elettronica Certificata (PEC), oppure recarsi presso gli uffici competenti. È necessario rispettare la scadenza del 31 dicembre per le richieste di esonero relative all’anno successivo.
Tra le categorie esonerate troviamo non solo gli over 75 con redditi bassi, ma anche chi non possiede un televisore. La legge è chiara: per ottenere l’esenzione, non deve essere presente alcun apparecchio in nessuna delle abitazioni di proprietà. Ogni anno, l’iter deve essere ripetuto, confermando la mancanza di requisiti di pagamento.