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“Addio alle monete”: la zecca ha preso la decisione definitiva | Se le hai in tasca dalle subito via

Illustrazione di alcune monete (Pixabay)

Illustrazione di alcune monete (Pixabay FOTO) - www.energycue.it

Presto diremo addio alle monete, la decisione sembra essere decisiva. Non varranno più nulla e non potrai utilizzarle.

La produzione delle monete, chiamata coniazione, è un processo industriale altamente preciso. Le monete sono realizzate utilizzando metalli specifici.

Il processo inizia con la fusione del metallo, che viene trasformato in lamine piatte di spessore uniforme. Da queste lamine si ricavano i tondelli, dischi metallici grezzi che serviranno come base per le monete.

I tondelli vengono puliti e trattati termicamente per migliorare la duttilità, quindi passano alla pressa di coniazione. Qui, sotto altissima pressione, i tondelli ricevono le immagini e i dettagli definitivi grazie a matrici incise con estrema precisione.

Dopo la coniazione, le monete vengono ispezionate per verificare qualità e conformità. Le monete difettose vengono riciclate, mentre quelle approvate sono imballate e distribuite per l’uso economico.

Le monete e l’euro

Nel 2002, l’Italia ha vissuto un momento cruciale con il passaggio dalla lira all’euro. Questa transizione ha avuto un impatto significativo sulla quotidianità, creando inizialmente confusione tra i cittadini. In quel periodo, molte persone si ritrovavano a fare affidamento su calcolatrici tascabili per capire quanto stessero pagando in euro rispetto alla vecchia valuta. Le banconote e le monete, in termini di design, non sono cambiate molto nel corso nel tempo. Ma qualcosa sta cambiando.

La Zecca di Stato, infatti, ha pianificato aggiornamenti estetici non solo per le banconote, ma anche per le monete, con l’intento di renderle più sicure e al passo con i tempi. I collezionisti, sempre attenti a queste modifiche, cercano monete rare che possano acquisire valore nel tempo. Tra le recenti novità, alcune banconote, come quelle da 100 e 200 euro, sono destinate a subire un cambiamento di look, con due temi principali votati dal pubblico: “cultura europea” e “fiumi e uccelli”.Diverse monete in euro (Pixabay)

Diverse monete in euro (Pixabay FOTO) – www.energycue.it

Non solo un cambio di design

A partire dal 1° gennaio di quest’anno, alcune monete, in particolare quelle da 1 centesimo, non saranno più utilizzabili in Italia. Questo cambio di policy è stato deciso per evitare inutili ritardi nei pagamenti e per semplificare le transazioni quotidiane. Infatti, come accade già in paesi come il Canada, dove la moneta da 1 centesimo è stata eliminata da tempo, l’uso di piccole monete diventa inefficiente quando l’importo da pagare supera una certa soglia. In Italia, ad esempio, non sarà più possibile pagare importi superiori ai 25 centesimi con queste monete, invitando i cittadini a liberarsi di esse prima che diventino obsolete.

Questo cambiamento segue una tendenza globale che vede un progressivo abbandono delle monete più piccole, un fenomeno che si è consolidato anche in altri paesi europei. Sebbene queste decisioni possano sembrare piccole modifiche nel sistema monetario, in realtà esse riflettono una crescente necessità di semplificazione economica. Le monete da 1 centesimo, che spesso non vengono più utilizzate, accumulano valore solo per i collezionisti, i quali sperano che alcuni esemplari rari possano acquisire un significato storico o un valore superiore nel tempo.