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Marco Piuri (FNM): partire dai dati per progettare la mobilità del futuro

Marco Piuri spiega come FNM, grazie all’analisi dei Big Data sulla mobilità, sia riuscita a ottenere una visione approfondita del sistema di trasporti lombardo, mettendo in luce la necessità di decongestionare le infrastrutture per migliorare l’efficienza e la sostenibilità del servizio.

Marco Piuri, Direttore Generale di FNM e Amministratore Delegato di Trenord, sottolinea, in un’intervista rilasciata a Il Sussidiario, l’importanza dei Big Data per una visione innovativa della mobilità lombarda, evidenziando come la raccolta e l’analisi dei dati di spostamento permettano di affrontare le sfide del settore in maniera più consapevole. Grazie alla piattaforma Darwin, sviluppata da Trenord, l’azienda è in grado di ottenere un quadro dettagliato dei flussi di mobilità, mettendo in luce non solo i numeri degli spostamenti giornalieri, ma anche la variazione delle distanze percorse e dei tempi trascorsi in viaggio rispetto al periodo pre-pandemia.

Ogni giorno, la Lombardia registra circa 15,7 milioni di spostamenti, una cifra che oggi si traduce in tragitti mediamente più lunghi rispetto a quelli prima della pandemia, con un incremento da 13,2 a 13,7 Km. Anche il tempo passato in auto è aumentato del 10%, mentre il trasporto pubblico registra un interessante andamento differenziale: sebbene i giorni feriali risentano ancora dei benefici dello smart working, nei giorni festivi si assiste a un boom di presenze mai visto prima. La piattaforma Darwin, raccogliendo dati provenienti dai treni, dalle stazioni e da altre fonti come gli smartphone, le scatole nere delle auto e i pedaggi autostradali, offre una base su cui Marco Piuri e il suo team possono confrontarsi e modellare scenari futuri, per integrare modalità di trasporto pubblico e privato in modo sempre più interconnesso.

Marco Piuri descrive un quadro della domanda di mobilità in forte crescita, specialmente per il trasporto collettivo orientato al tempo libero e al turismo nei weekend. Le tratte verso mete turistiche come il Lago di Garda hanno visto un incremento di passeggeri già dal 2022, superando i numeri pre-pandemici. In risposta, FNM e Trenord hanno potenziato l’offerta e le composizioni dei treni su queste direttrici.

Tuttavia, Marco Piuri segnala anche una significativa diminuzione degli spostamenti per recarsi al lavoro, soprattutto nelle aree metropolitane come Milano, dove molte grandi aziende hanno adottato lo smart working in modo stabile. Questa nuova domanda di mobilità implica, secondo Piuri, l’esigenza di risposte diverse e innovative rispetto al passato.

Marco Piuri si sofferma poi sulla riorganizzazione degli orari, evidenziando come la pandemia avesse inizialmente portato a un cambiamento nei ritmi di vita delle città. Tuttavia, Piuri ammette che questa sfida non è stata vinta: le “ore di punta”, infatti, sono tornate, causando nuovamente congestione nelle infrastrutture e sui mezzi di trasporto, soprattutto tra le ore 6 e le 9 del mattino e tra le ore 16 e le 18 del pomeriggio. Al contrario, nelle fasce morbide i treni viaggiano quasi vuoti e il traffico stradale risulta decisamente più fluido. Per il Direttore Generale di FNM, la soluzione non risiede unicamente nella costruzione di nuove infrastrutture, un processo costoso e dai tempi lunghi, ma anche nell’agire sui comportamenti degli utenti per un sistema di mobilità più sostenibile. Attraverso una conoscenza precisa della domanda di mobilità, è possibile, per Marco Piuri, calibrare l’offerta e orientare le scelte del sistema verso una maggiore sostenibilità sociale e ambientale.

Marco Piuri propone esempi pratici di come cambiare i comportamenti possa influire positivamente sul traffico: il 20% dei viaggiatori FNM-Trenord, ad esempio, è composto da studenti universitari. Cambiare gli orari delle lezioni potrebbe ridurre sensibilmente la pressione nelle ore di punta, contribuendo a una migliore distribuzione dei flussi di viaggio. Tuttavia, Marco Piuri sottolinea che questa ipotesi richiede il coinvolgimento di numerosi attori, dagli istituti educativi ai datori di lavoro, affinché tali cambiamenti possano diventare concreti. Pensare che il problema possa essere risolto unicamente incrementando l’offerta è un’illusione.

Riferendosi al servizio ferroviario lombardo, Marco Piuri spiega che la rete ferroviaria, che si estende per circa 2.000 km con una densità di traffico particolarmente elevata, rappresenta una sfida complessa per FNM e Trenord. Ogni giorno, più di 3.400 corse, tra regionali, suburbani, interregionali, alta velocità e merci, attraversano la Lombardia, con tempi di transito estremamente ridotti nelle stazioni centrali di Milano. Con l’avvio dei numerosi cantieri previsti dal PNRR, Piuri guarda a una rete ferroviaria che potrà beneficiare dei miglioramenti infrastrutturali, anche se il nodo milanese, con le stazioni di Centrale e Cadorna, rappresenta ancora un punto critico.

L’incremento delle risorse destinate al potenziamento delle infrastrutture ferroviarie attraverso il PNRR, secondo Piuri, è certamente un’opportunità per migliorare il sistema, ma non può essere l’unica soluzione. La congestione dei binari e la variabile cantieri richiedono un ragionamento complessivo che tenga conto delle necessità degli utenti e delle sfide infrastrutturali, in un’ottica di mobilità sostenibile e integrata per il futuro della Lombardia.