Televisione, non buttarla mai più così: ecco cosa devi fare
Se il tuo televisore ha smesso di funzionare, non agire impulsivamente. Non buttarlo in modo classico, non te ne pentirai.
L’evoluzione dei televisori ha origine nei primi modelli meccanici degli anni ’20 e ’30, dove le immagini venivano create da dischi rotanti e proiettori rudimentali. Questi prototipi iniziali erano limitati in risoluzione e qualità, ma segnavano un importante passo avanti verso la trasmissione visiva.
Negli anni ’50 e ’60, con la diffusione dei televisori a tubo catodico (CRT), la TV diventò un elettrodomestico essenziale. Questi modelli, sebbene ingombranti, erano noti per la loro durabilità e qualità delle immagini.
Verso gli anni ’80 e ’90, il colore e la risoluzione migliorano notevolmente, portando i televisori CRT ad avere formati più grandi e a supportare trasmissioni più dettagliate.
Con l’inizio degli anni 2000, schermi piatti come LCD e plasma presero il sopravvento, segnando la fine dell’era CRT.
Problemi comuni con i televisori
Le TV LCD presentano spesso problemi tecnici dopo alcuni anni di utilizzo, tra cui l’accensione seguita da spegnimento immediato, la mancanza di video (con audio funzionante) e lo standby lampeggiante. Questi difetti diventano comuni solitamente dopo circa tre anni dall’acquisto. Rispetto ai televisori a tubo catodico (CRT), le LCD sono strutturalmente più semplici da riparare, e le spese di manutenzione si mantengono solitamente sotto i 15€, rendendole un’opzione accessibile anche per riparazioni domestiche.
Per intervenire su una TV LCD difettosa è utile procurarsi alcuni strumenti di base, tra cui un saldatore e dello stagno, oltre a un aspiratore per lo stagno (“ciuccia-stagno”). L’intervento prevede l’ispezione dei componenti principali, come i circuiti di pilotaggio e di potenza, le lampade e il pannello LCD. Comprendere la struttura interna delle TV permette di individuare i componenti specifici da esaminare e sostituire, ottimizzando tempi e costi della riparazione.
Procedura di riparazione e interventi specifici
La procedura inizia con l’apertura del televisore e lo scollegamento delle schede. La scheda di potenza, che riceve i 230V, è generalmente identificabile per la presenza di piccoli trasformatori e condensatori. Una volta raggiunta questa sezione, bisogna ispezionare i condensatori elettrolitici, spesso soggetti a guasti, e rimuovere eventuali strati di colla ingiallita, che con il tempo può diventare conduttivo e causare cortocircuiti.
Un controllo accurato della scheda consente di individuare condensatori gonfi o con perdite, che devono essere sostituiti, preferibilmente con componenti di qualità superiore per evitare il ripetersi del problema. Rimuovere la colla secca con delicatezza è altrettanto essenziale, poiché questa può provocare surriscaldamenti e danni ai circuiti interni. Seguendo questi passaggi, è possibile ridare funzionalità alla TV LCD, evitando così di dover acquistare un nuovo dispositivo.