“Questo motore supera la velocità della luce”: la fantascienza è realtà finalmente | Potremo andare in altre galassie
Dalla fantascienza alla realtà! E’ stato inventato un motore che ci permetterà di viaggiare alla velocità della luce.
Negli ultimi decenni, molte tecnologie che un tempo sembravano pura fantascienza sono diventate realtà, grazie ai progressi scientifici e alle innovazioni nel campo dell’ingegneria.
Un esempio emblematico è l’intelligenza artificiale (AI), che oggi permea numerosi settori, dalla medicina alla finanza, fino alla mobilità.
Un’altra tecnologia che una volta sembrava fuori dalla portata umana è la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR).
Anche la stampa 3D ha fatto passi da gigante, passando da un concetto teorico a una tecnologia industriale consolidata.
Alla velocità della luce
La teoria della relatività di Albert Einstein stabilisce che la velocità della luce nel vuoto, circa 300.000 chilometri al secondo, rappresenta un limite invalicabile per qualsiasi oggetto dotato di massa. La velocità della luce è incredibilmente alta, ma comunque insufficiente per percorrere tali distanze nell’arco di una vita umana. Inoltre, la relatività ci insegna che avvicinarsi alla velocità della luce richiederebbe una quantità infinita di energia, il che rende impossibile raggiungere o superare questo limite con le tecnologie attuali.
Anche gli effetti temporali descritti dalla relatività contribuiscono a complicare ulteriormente la questione: per un veicolo che viaggia a velocità prossime a quella della luce, il tempo rallenta rispetto alla Terra, come nel celebre esempio di Interstellar, dove il protagonista torna a casa e scopre che il tempo è passato molto più velocemente per i suoi cari. Tuttavia, Einstein ha anche introdotto l’idea che lo spazio e il tempo siano connessi in un “tessuto” spaziale-temporale, che potrebbe essere manipolato in modi che, pur non violando la relatività, potrebbero permettere nuovi modi di viaggiare nello spazio.
I recenti progressi
Nel 1994, il fisico teorico Miguel Alcubierre propose un concetto innovativo che avrebbe potuto aggirare i limiti imposti dalla relatività. Ispirato dalla fantascienza, in particolare dalla serie Star Trek, Alcubierre suggerì che, invece di spingere un’astronave alla velocità della luce, si potesse curvare lo spazio-tempo stesso. La sua idea prevedeva l’uso di un “motore a curvatura”, che avrebbe deformato lo spazio-tempo attorno a una nave spaziale, creando una “bolla” in cui lo spazio davanti alla nave si contraeva e quello dietro si espandeva. Questo permetterebbe alla nave di viaggiare tra due punti distanti senza violare il limite della velocità della luce.
Nel 2024, il gruppo Applied Physics ha creato Warp Factory, una piattaforma software che consente di testare la fattibilità dei modelli teorici di warp-drive. Attraverso questa piattaforma, i fisici possono simulare e perfezionare i modelli proposti, eliminando quelli che richiedono concetti esotici e verificando quelli basati su energie e materiali convenzionali. Un importante sviluppo è stato il “Constant-Velocity Subluminal Warp-Drive”, un modello che ha mostrato per la prima volta una configurazione compatibile con la fisica conosciuta, capace di trasportare oggetti a velocità elevate, sebbene non ancora alla velocità della luce.