Porsche, motore elettrico male enorme: distrugge tutta la manfrina dettata dall’Europa: si torna al termico
La Porche va contro corrente e se ne infischia dei limiti imposti dall’Europa. La soluzione della casa automobilistica spiazza tutti.
Ormai l’Europa e il mondo occidentale punta verso una direzione: l’elettrico. I motori elettrici stanno cambiando il volto dell’industria automobilistica, che fino a pochi anni fa girava attorno ai tradizionali motori a combustione.
Oggi, il passaggio a una mobilità più sostenibile è in pieno svolgimento, ma non mancano le difficoltà. Le auto elettriche, pur promettendo di ridurre le emissioni e offrire un’esperienza di guida silenziosa e innovativa, presenta diverse criticità.
Basti pensare al costo delle batterie, la scarsa disponibilità di stazioni di ricarica e il prezzo iniziale spesso elevato.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un vero boom di veicoli elettrici. Dai modelli più compatti a quelli di lusso, le case automobilistiche stanno cercando di conquistare una fetta sempre più ampia del mercato. Le tecnologie si stanno evolvendo rapidamente, con batterie che durano di più e si ricaricano in meno tempo. Tuttavia, per molti automobilisti, passare a un’auto elettrica richiede un cambiamento di mentalità e, a volte, un budget più alto.
Il problema nella produzione di auto elettriche
Produrre un’auto elettrica non è come costruire una a benzina. Le aziende devono investire enormi somme per sviluppare nuovi veicoli e creare infrastrutture adatte. La competizione è feroce, con nuove realtà che cercano di dettare legge nel mercato.
Il cammino verso una mobilità “green” è, insomma, un viaggio complesso. Sostenibilità delle batterie, disponibilità di materiali e la costruzione di una rete di ricarica capillare sono sfide che richiedono la collaborazione di tutti, dai governi alle aziende.
Porsche frena sull’elettrico
Porsche negli ultimi mesi ha fatto una pausa nei suoi ambiziosi piani di elettrificazione, che prevedevano di portare oltre l’80% delle vendite a essere elettriche. La ragione? La domanda di veicoli a batteria, soprattutto nel settore del lusso, non è così forte come si sperava.
Il direttore finanziario, Lutz Meschke, ha spiegato che la decisione nasce anche dai risultati non brillanti della nuova Macan elettrica. Porsche ora guarda con attenzione ai prossimi modelli, come le 718 Cayman e Boxster elettriche, consapevole che modificare la rotta può essere complicato e costoso. Un altro esempio è la Cayenne, uno dei modelli più importanti per Porsche. La versione elettrica arriverà, ma continuerà a essere affiancata da quella con motore a combustione. L’azienda vuole evitare il rischio già corso con la Macan e assicurarsi di avere alternative valide per ogni cliente.