“Controllo termosifoni. Mi faccia entrare”: Scattano multe assurde | Arrivano alla porta e devi dargli 3000€
Un’ondata di controlli inaspettati sorprende i cittadini: ecco cosa succede se i termosifoni non sono a norma e come evitare sanzioni pesanti.
Le strategie di risparmio energetico non sono più una questione privata. Con l’arrivo delle tensioni internazionali con i relativi problemi di approvvigionamento, molti Paesi hanno adottato delle strategie per ridurre i consumi. Quali sono queste strategie?
Un esempio sono le norme relative all’uso di caldaie e termosifoni, oltre a indicare ai cittadini come avere comportamenti virtuosi quando si usa il riscaldamento. Tra le iniziative ci sono anche misure a sostegno con incentivi per sistemi di isolamento termico, che riducono il fabbisogno energetico.
Tra le varie attività regolamentate per legge c’è il controllo su caldaie e termosifoni, che serve a capire se le strutture di riscaldamento in casa funzionano bene, oppure se consumano troppo.
I controlli servono a garantire anche la sicurezza in casa, ma sono anche necessari per evitare di utilizzare più di quanto serve, creando problemi all’intero sistema. Chi non si adegua rischia multe salate. Cosa fare per evitarlo?
Come funziona
L’uso di caldaie e termosifoni di per sé non è pericoloso. Una scarsa manutenzione, però, può trasformare un vecchio sistema di riscaldamento in una bomba a orologeria, anche se i non addetti ai lavori non sono in grado di quantificare il rischio.
Per essere certi che la caldaia è in ordine e non è un pericolo anche per chi sta intorno, da tempo le leggi regionali si sono adeguate per predisporre un controllo su termosifoni e caldaie. Gli addetti – ovvero le aziende che si occupano di questi controlli e redigono tutta la documentazione del caso – effettuano dei controlli rigorosi e non essere in regola può portare a un conto salato.
Gli orari
Un discorso a parte va fatto per le modalità di riscaldamento. Infatti, la normativa nazionale ha inserito degli orari in cui il riscaldamento non si può accendere. Per chi ha il riscaldamento centralizzato con il condominio non è un problema, perché l’amministratore dovrebbe aver già adeguato i consumi agli orari predisposti dalla legge.
La norma prevede orari e temperature in base ai territori, perché nel Nord Italia non ci sono quelle temperature più calde che invece si possono riscontrare anche in inverno nel Sud. Così sono state previste sei fasce di consumo, dalla A alla F e degli orari, per un massimo di 6 ore totali di utilizzo al giorno. Se i termosifoni sono accesi per più tempo, il rischio è che un controllo si può trasformare in una multa dai 500 ai 3000 euro, quindi conviene fare attenzione!