“Il nuovo supercalcolatore CRESCO8 costituisce un importante avanzamento tecnologico per ENEA“. Così Giovanni Ponti, Responsabile della Divisione ICT dell’ENEA del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili ha commentato sul comunicato ufficiale di ENEA l’arrivo del nuovo CRESCO8 realizzato anche da Lenovo per l’ente di ricerca nazionale. L’importanza strategica di questo nuovo supercomputer si applicherà direttamente nelle simulazioni per capire gli effetti del cambiamento climatico e per le novità relative alla fusione nucleare di ultima generazione. Come sarà il nuovo impianto e da dove nasce la collaborazione con Lenovo. Il nuovo sistema renderà più semplice la ricerca in questo campo e potrebbe essere importante anche per le scelte del futuro.
Lenovo Group Limited è una multinazionale con sedi in tutto il mondo, ma con fondazione in Cina. Il brand è noto come azienda informatica, che opera per i PC domestici come per i progetti di interesse strategico per i diversi Paesi del mondo. Oltre a tablet, PC e stazioni di lavoro, l’attività si rivolge anche alla gestione della sicurezza informatica IT e sui sistemi che prevedono l’uso di datacenter con server di ultima generazione. Il salto di qualità arriva nel 2005, ma in realtà l’azienda inizia nel 1984. Proprio nei primi anni Duemila arriva l’acquisizione della divisione PC di IBM. Nel 2012 arriva l’acquisto di Lenovo da parte di Google, che consente l’accesso a nuove competenze e a nuovi investimenti. Dopo aver superato HP nel mercato dei notebook nel 2013, ora Lenovo mette a disposizione macchine che rispondono a diverse esigenze in più di 60 Paesi. Come funziona il progetto in collaborazione con ENEA? L’ente italiano è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. L’Agenzia ha ottenuto nuovi compiti con con l’art. 4 della legge del 28 dicembre 2015 n. 221, ma era in attività già negli anni Sessanta, quando si occupava di tecnologia e ricerca applicata. Con l’arrivo delle ultime tecnologie, ENEA ha aumentato le sue competenze, passando dalle fonti rinnovabili alle reti intelligenti, fino ai riferimenti per l’utilizzo dell’efficienza energetica e per la tecnologia a servizio dei beni culturali. Per portare avanti le sue attività, ENEA ha diversi partner universitari in Italia e all’estero, tra cui Texas Tech University, Standford Research Institute, New Delhi University, l’Accademia delle Scienze cinese, ICTP, TWAS e molte altre. La collaborazione con Lenovo rientrerebbe in queste dinamiche.
Nell’ambito della ricerca sulla fusione nucleare, ENEA ha richiesto un nuovo sistema di High Performance Computing (HPC) denominato CRESCO8. Il compito di queste macchine prevede la collaborazione di Lenovo e di Intel. Parliamo di un un sistema di calcolo avanzato che sueperebbe il CRESCO7 già in attività bnel centro di ricerca di ENEA a Portici, in provincia di Napoli. Rispetto al modello precedente, il nuovo sistema riesce a recuperare il 98% del caolore prodotto, così il datacenter risulta a basso impatto energetico. L’infrastruttura di Lenovo sarebbe stata costruita in un centro specializzato in Ungheria. Oltre ai calcoli, il nuovo sistema servirà per creare simulazioni e algoritmi di intelligenza artificiale, con l’utilizzo per lo sviluppo sostenibile e per affrontare i cambiamenti climatici con una marcia in più.
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