“Consumi il doppio per i cavi blu”: se il tuo impianto è fatto così controlla la bolletta | Sono loro a farti spendere una barca di soldi
Molto spesso è importante capire se il tuo impianto elettrico ha qualche problema per evitare dispendiosi sprechi di energia.
Dare un’occhiata al sistema elettrico di casa è una di quelle cose che molti rimandano. Diciamocelo, chi pensa di aprire la cassetta degli impianti se tutto sembra funzionare bene? Eppure, non controllare le parti più “nascoste” del nostro impianto può portare a sorprese decisamente poco piacevoli, soprattutto quando arriva la bolletta.
Un sistema elettrico che non lavora in modo efficiente può far lievitare i consumi senza che ce ne accorgiamo, e il conto da pagare si sente, eccome. Spesso, in case un po’ più vecchie, ci sono problemi come prese difettose o fili che col tempo hanno perso l’isolamento.
Eh sì, i fili vecchi e malmessi sono tra i principali “ladri” di corrente. Magari non ce ne accorgiamo, ma basta poco perché si creino dispersioni di energia che poi si riflettono direttamente sulla nostra bolletta. E non si parla di poco: anche piccole perdite costanti pesano, perché si sommano ogni giorno, mese dopo mese.
Insomma, avere una minima conoscenza dei segnali da osservare può essere davvero utile. Per esempio, un salvavita che scatta di continuo può essere un sintomo di dispersione, anche se poi non sempre è così. Altrimenti, se il salvavita non interviene ma la bolletta è comunque “pesante”, potrebbe esserci una dispersione che sfugge ai controlli e, silenziosamente, aumenta i consumi ogni giorno.
Capire se l’impianto elettrico ha qualche problema
Quando si sente parlare di dispersione elettrica, quasi sempre si tratta di collegamenti imperfetti o di materiali che si sono usurati. Questo succede soprattutto negli impianti un po’ datati, quelli senza salvavita o con un sistema di protezione ormai sorpassato. E quando manca un sistema salvavita efficace, una piccola dispersione può rimanere “nascosta” anche per anni senza che nessuno se ne accorga. Controllare ogni tanto le condizioni dell’impianto e degli apparecchi collegati diventa quindi un modo semplice per evitare sprechi.
Se vuoi provare a capire se c’è una dispersione, puoi fare qualche verifica fai-da-te. Per esempio, scollega tutti gli elettrodomestici e guarda se il contatore continua a girare. Se registra ancora consumo, c’è qualcosa che non va. Altra cosa utile è osservare il display del contatore: se segnala un sovraccarico pur non avendo niente di acceso, è probabile che ci sia una dispersione in corso.
Consigli per ridurre i consumi nascosti
A volte basta poco per mettere in sicurezza un impianto che fa perdere corrente. Gli elettrodomestici, per esempio, sono spesso i principali responsabili delle dispersioni. In particolare, il frigorifero e il forno tendono a generare questi piccoli sprechi, soprattutto se sono vecchiotti o non ben collegati. Se vuoi fare una prova, puoi staccare tutti gli apparecchi e poi ricollegarli uno alla volta, per vedere se uno di loro è il colpevole.
In alternativa, un’idea ancora più precisa è usare un tester per misurare la dispersione sia nelle prese che sugli elettrodomestici. Questo strumento ti permette di rilevare se c’è una perdita, registrando la corrente che scorre anche quando l’apparecchio è “spento”. Identificare questi piccoli sprechi può fare la differenza in bolletta e ci dà anche la sicurezza di non avere dispersioni potenzialmente pericolose in casa.