Home » Intesa San Paolo, la strage sanguinosa: bancomat fuoriuso e chiusura filiali | “Non potremo più ritirare”

Intesa San Paolo, la strage sanguinosa: bancomat fuoriuso e chiusura filiali | “Non potremo più ritirare”

Banca Intesa SanPaolo (Depositphotos foto)

Banca Intesa SanPaolo (Depositphotos foto) - www.energycue.it

La sistematica chiusura delle filiali sta creando numerosi disagi in molte città italiane per delle specifiche tipologie di cittadini.

Negli ultimi anni, siamo stati travolti da un’ondata di tecnologia che ha cambiato praticamente ogni aspetto della nostra vita. I contanti, per esempio, oggi stanno diventando sempre meno comuni, soprattutto grazie a carte di credito, debito e smartphone.

Le generazioni più giovani ci si sono abituate al volo, ma non tutti riescono a seguire questi ritmi. Per i nostri genitori e nonni, per esempio, la digitalizzazione non è sempre una manna dal cielo. Per loro, andare in banca era anche un rito, un modo per parlare con qualcuno. Ora, però, tante operazioni si fanno online e le filiali stanno chiudendo.

E, tra le banche, molte hanno deciso di chiudere progressivamente i loro sportelli Bancomat. Per chi vive in città, dove ormai si può pagare ovunque con carte e app, non è un grosso problema, ma chi abita in piccoli paesi, magari sperduti, ha sempre più difficoltà. Ritirare contante sta diventando una sfida, e chi non è a proprio agio con le carte o i pagamenti digitali si ritrova un po’ isolato.

Il Sud Italia è tra le aree più colpite, ma anche in altre regioni stiamo vedendo una riduzione drastica delle filiali. Un vero problema per chi non ha la macchina o non può fare troppi spostamenti. E gli anziani? Sono quelli che soffrono di più.

Intesa San Paolo e la chiusura che preoccupa tutti

Intesa San Paolo, tra le banche italiane, è una di quelle che ha chiuso più sportelli in questi ultimi tempi. Una delle chiusure più recenti ha colpito la piccola frazione di Canove, vicino Vicenza. Per tutti quelli che vivevano lì e usavano la filiale per il contante, la cosa non è stata accolta proprio benissimo… ora, per ritirare i soldi, dovranno arrivare fino ad Asiago. E, diciamocelo, per chi è abituato a scendere sotto casa per fare un prelievo, non è proprio il massimo.

Non sono solo i residenti di Canove a sentirsi un po’ tagliati fuori, però. Ormai è una situazione comune in tante altre aree, specialmente quelle più piccole o rurali, dove non c’è sempre un’alternativa vicina. E non tutti si sentono a proprio agio con il digitale: c’è chi, ancora oggi, preferisce maneggiare il denaro “vero” e non fidarsi troppo di tutte queste tecnologie.

Tastierino del bancomat (Pixabay foto)
Tastierino del bancomat (Pixabay foto) – www.energycue.it

Disagi per gli anziani e i piccoli commercianti

A risentire di più della situazione sono proprio loro: gli anziani. Abituati a usare il contante, per loro anche il prelievo in banca è un’abitudine irrinunciabile, ma con le filiali che chiudono diventa una vera e propria missione, soprattutto per chi non può spostarsi facilmente.

Anche i commercianti ne risentono, perché molte volte hanno bisogno di contanti per la loro attività. Senza uno sportello vicino, gestire le entrate quotidiane diventa più complicato. Insomma, la chiusura della filiale di Canove da parte di Intesa San Paolo è solo uno degli esempi che riflettono il cambiamento del sistema bancario.