La NASA ce l’ha fatta: “Ecco la barca solare” | Funziona senza combustibile e arriva ovunque nello spazio
Un enorme traguardo raggiunto dalla NASA: con questa nuova tecnologia cambia tutto. Ecco che cosa è capace di fare.
L’energia solare è oggi considerata come una delle risorse più promettenti del nostro tempo. Infatti, grazie alla luce e al calore emessi dal Sole, è possibile generare elettricità in modo pulito e sostenibile. Questo ci permette di ridurre la nostra dipendenza dalle fonti fossili.
Questo tipo di energia, infatti, è disponibile praticamente ovunque e ogni giorno, trasformando il nostro modo di pensare alla produzione energetica. Negli ultimi decenni, il progresso tecnologico ha permesso di ottimizzare i sistemi di raccolta e conversione dell’energia solare, rendendoli sempre più efficienti.
La capacità di sfruttare il Sole come fonte energetica non vale solamente per l’illuminazione e il riscaldamento. Infatti, i pannelli solari fotovoltaici e termici, ormai comuni nei contesti domestici e industriali, sono solo la punta dell’iceberg.
Nuove frontiere tecnologiche stanno esplorando applicazioni innovative dell’energia solare, come la propulsione spaziale. Questo ambito rappresenta un’evoluzione particolarmente interessante, in quanto l’energia del Sole può teoricamente spingere veicoli senza l’utilizzo di combustibili tradizionali, offrendo soluzioni a lungo termine per le missioni più ambiziose.
Energia solare per la propulsione spaziale: il nuovo approccio della NASA
Recentemente, la NASA ha lanciato con successo un innovativo prototipo di vela solare, il Advanced Composite Solar Sail System (Acs3). Si tratta di un dimostratore tecnologico concepito per verificare la possibilità di utilizzare il vento solare come sistema di propulsione. Lanciato dalla Nuova Zelanda tramite un razzo Electron della Rocket Lab, Acs3 rappresenta un’importante passo avanti verso una propulsione spaziale autonoma e senza carburante.
Il prototipo, grande quanto un forno a microonde, contiene una vela quadrata di ben 9 metri per lato, attualmente ripiegata. Nelle prossime settimane, questa vela sarà spiegata in orbita in un’operazione complessa della durata di 25 minuti. Una volta aperta, la vela coprirà un’area di circa 80 metri quadri, sfruttando la spinta generata dalle particelle solari per mantenere la propria orbita attorno alla Terra.
Verso missioni spaziali autonome e sostenibili
La vela solare Acs3 della NASA segna l’inizio di una nuova era nell’esplorazione spaziale. Grazie alla sua vasta superficie, sarà visibile a occhio nudo in determinati momenti della giornata, soprattutto all’alba e al tramonto. Questa missione pilota, qualora confermi le aspettative, potrebbe aprire la strada a vele solari ancora più ampie, fino a 2.000 metri quadri, pensate per missioni verso i confini del Sistema Solare.
Oltre ad Acs3, a bordo del razzo è stato lanciato anche NeonSat-1, un satellite sudcoreano dedicato all’osservazione della Terra. Equipaggiato con sistemi di Intelligenza Artificiale, NeonSat-1 monitorerà fenomeni come disastri naturali, elaborando in tempo reale le immagini rilevate.