Asciugatrice, accendila sempre a quest’ora precisa: consumi la metà | Non farla mai più la mattina
Lo sai che i consumi della tua asciugatrice dipendono anche dall’orologio? Ecco quali sono gli orari migliori per risparmiare.
L’asciugatrice è una delle invenzioni migliori che la tecnologia potesse fare all’uomo. Soprattutto durante il periodo invernale, in cui gli stendi panni sembrano non essere mai abbastanza spaziosi, l’asciugatrice rappresenta un’ancora di salvezza.
Vestiti asciutti e profumati in poche ore, senza dover aspettare giornate interminabili sperando che il nostro vestito preferito sia finalmente pronto per essere indossato. O ancora, l’asciugatrice ci libera dalla preoccupazione di vedere qualche nuvola in cielo che minaccia di bagnare tutti i vestiti puliti stesi in balcone.
Tuttavia, l’asciugatrice può rappresentare una sfida sul fronte del consumo energetico.
In generale, l’asciugatrice utilizza un significativo apporto di energia elettrica per generare il calore necessario a far evaporare l’umidità dai tessuti, motivo per cui può incidere notevolmente sulle bollette, specialmente se usata di frequente. Ogni ciclo di asciugatura può comportare un assorbimento energetico consistente, e il tipo di modello scelto influisce non solo sulle prestazioni, ma anche sui costi associati. Comprendere il funzionamento e il consumo dei diversi modelli è essenziale per chi desidera ottimizzare l’uso di questo elettrodomestico.
Consumi in base alla tipologia di asciugatrice
Esistono tre principali tipologie di asciugatrici sul mercato, ognuna con una tecnologia diversa e consumi variabili. Le asciugatrici a condensazione, ad esempio, usano una resistenza elettrica per generare calore, facendo circolare l’aria calda attraverso i tessuti. In questo caso, l’umidità viene poi raccolta in una vaschetta interna, e il consumo può arrivare a 4 kW/h per ogni ciclo. Un modello a evacuazione, invece, aspira l’umidità e la espelle tramite un tubo di sfogo, mantenendo un consumo simile. Infine, le asciugatrici a pompa di calore sono le più efficienti dal punto di vista energetico, richiedendo circa 1 kW/h per ciclo.
Un altro fattore chiave nel consumo energetico dell’asciugatrice è la classe energetica di appartenenza. Gli elettrodomestici con classe A o superiore garantiscono consumi più ridotti rispetto a quelli di classe inferiore, come C o D. Investire in un’asciugatrice di classe alta comporta un risparmio a lungo termine, riducendo l’impatto in bolletta e permettendo un uso più sostenibile dell’elettrodomestico, senza rinunciare alla comodità di asciugare rapidamente i panni.
Gli orari strategici per risparmiare energia
L’orario di utilizzo dell’asciugatrice può fare una grande differenza in bolletta, specialmente per chi dispone di tariffe biorarie, con costi ridotti la sera e nei weekend. Utilizzare l’asciugatrice in queste fasce orarie può essere una scelta intelligente per ridurre i costi di ogni ciclo, senza rinunciare al bucato fresco e asciutto.
Tuttavia, è possibile ottenere un risparmio anche senza una tariffa bioraria, con piccoli accorgimenti. Usare l’asciugatrice solo a pieno carico, per esempio, permette di ottimizzare ogni ciclo. La pulizia regolare dei filtri migliora l’efficienza e riduce lo spreco energetico, e disattivare la funzione antipiega può evitare consumi extra. Tra i metodi più efficaci per limitare il consumo energetico vi è quello di centrifugare i panni al massimo in lavatrice, riducendo la quantità di umidità e accorciando i tempi di asciugatura. In giornate soleggiate, poi, si può optare per l’asciugatura all’aperto, una scelta semplice ma efficace per risparmiare energia e rispettare l’ambiente.