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La scienza l’ha rivelato in modo definitivo: i figli prendono l’intelletto da questo genitore

Illustrazione dell'intelligenza (Depositphotos)

Illustrazione dell'intelligenza (Depositphotos FOTO) - www.energycue.it

L’intelligenza è ereditabile? A quanto pare i figli potrebbero ereditare l’intelligenza dei genitori, o meglio da uno dei due.

L’intelligenza delle persone è un tema complesso e affascinante che abbraccia una vasta gamma di abilità e competenze. Essa non si limita solo al quoziente intellettivo (QI), ma include anche capacità di problem solving, creatività, intelligenza emotiva e sociale. 

Un aspetto interessante dell’intelligenza è la sua plasticità. Le neuroscienze hanno dimostrato che il cervello umano ha la capacità di adattarsi e modificarsi in risposta alle esperienze.

L’intelligenza è spesso influenzata da fattori culturali e sociali. Diverse culture valorizzano differenti forme di intelligenza, che possono spaziare dall’abilità musicale a quella logico-matematica.

La capacità di collaborare e comunicare efficacemente con gli altri è fondamentale in un mondo sempre più interconnesso.

L’intelligenza si eredita?

Negli ultimi anni, diversi studi scientifici hanno gettato luce sul tema dell’eredità dell’intelligenza, rivelando che i figli tendono a ereditare questa caratteristica principalmente dalla madre. Questo fenomeno è attribuito alla presenza del cromosoma X, che contiene i geni responsabili dello sviluppo cognitivo. Le donne possiedono due di questi cromosomi, mentre gli uomini ne hanno solo uno, il che porta a un’importante disparità nell’influenza genetica. Ricerche condotte nel corso del tempo, come quella effettuata dall’Università di Cambridge nel 1984, hanno dimostrato come i geni materni abbiano un impatto significativo sulle aree cerebrali legate al pensiero e alle funzioni cognitive.

Un aspetto interessante riguarda i cosiddetti “geni condizionati”, che si attivano a seconda dell’origine materna o paterna. Questi geni possiedono un marcatore biochimico che indica la loro provenienza e può influenzare la loro funzionalità all’interno delle cellule. Alcuni studi condotti su animali, come i topi geneticamente modificati, hanno rivelato che una maggiore presenza di geni materni porta a cervelli più grandi, mentre una predominanza di geni paterni si traduce in corpi più robusti ma con cervelli più piccoli. Queste scoperte suggeriscono che l’intelligenza sia maggiormente legata ai geni materni, ma la questione è molto più complessa di quanto sembri.

Un ragazzo mentre gioca a scacchi (Depositphotos)
Un ragazzo mentre gioca a scacchi (Depositphotos FOTO) – www.energycue.it

E’ solo una questione di genetica?

Tuttavia, non è solo la genetica a determinare l’intelligenza. Gli scienziati stimano che solo tra il 40 e il 60% dell’intelligenza possa essere attribuito all’ereditarietà. Altri fattori, come l’ambiente familiare e il legame emotivo, giocano un ruolo cruciale nello sviluppo intellettuale dei bambini. La figura materna, in particolare, è fondamentale; attraverso l’affetto e il supporto, essa aiuta i figli a costruire un senso di sicurezza che stimola la curiosità e l’apprendimento. Un legame affettivo forte consente ai bambini di affrontare il mondo con maggiore fiducia e di risolvere i problemi con maggiore creatività.

Un’analisi condotta dalla University of Washington ha dimostrato l’importanza di un rapporto sicuro tra madre e figlio. I ricercatori hanno scoperto che i bambini che ricevono un adeguato supporto emotivo mostrano un ippocampo, una regione del cervello associata alla memoria e all’apprendimento, significativamente più sviluppata rispetto ai coetanei con madri meno coinvolte emotivamente. Questo suggerisce che l’affetto e il legame sicuro non solo favoriscono il benessere psicologico, ma hanno anche un impatto tangibile sullo sviluppo cerebrale, contribuendo così a una maggiore intelligenza.