Uno strano avvistamento ha sorpreso gli abitanti di Sydney che sono accorsi in spiaggia per vedere l’eccezionale fenomeno.
Migliaia di misteriose palle nere sferiche sono state trovate sulle spiagge della periferia orientale di Sydney. Queste sfere, che hanno l’aspetto di palline da golf, sono state identificate come “palle di catrame” attraverso test preliminari, rivelando un inquinamento a base di idrocarburi.
Le palle di catrame sono masse di petrolio che viaggiano attraverso l’oceano, raccogliendo detriti lungo il percorso. Louise Morris, responsabile della campagna per il petrolio e il gas presso l’Australian Marine Conservation Society, spiega che si tratta di residui appiccicosi derivanti da combustibili fossili che, attraverso l’interazione con l’acqua e le correnti oceaniche, si condensano in forme sferiche.
Quando si verificano fuoriuscite di petrolio, il greggio viene trasportato dalle onde e dalle correnti, solidificandosi e formando queste palle. Alcune di esse finiscono sul fondo dell’oceano, mentre altre, più leggere, rimangono in superficie fino a raggiungere le coste. In alcune regioni, come il Golfo del Messico, la presenza di palle di catrame è un fenomeno comune, ma raramente si assiste a un tale accumulo sulle coste australiane.
Nonostante la presenza di palle di catrame non sia una novità in alcune parti del mondo, l’apparizione simultanea di centinaia di queste sfere sulle spiagge di Sydney è un evento raro. Secondo la dott.ssa Sharon Hook, scienziata del CSIRO, la loro distribuzione uniforme e la loro quantità suggeriscono che l’inquinamento potrebbe essere avvenuto nelle vicinanze.
Questo rende l’episodio particolarmente insolito, soprattutto considerando che non sono stati riportati incidenti di fuoriuscita di petrolio da parte delle navi operanti nell’area. Di solito, una fuoriuscita lascia evidenti tracce sulla sabbia e una patina lucida sulla superficie del mare, elementi che in questo caso non sono stati riscontrati.
Le palle di catrame rappresentano una seria minaccia per l’ecosistema marino. Le spiagge colpite, come Coogee e Bondi, ospitano diverse specie di squali e sono aree di migrazione delle balene megattere. Se queste sfere galleggianti entrano in contatto con la fauna marina, possono causare danni significativi.
Le sostanze tossiche contenute nelle palle di catrame possono interferire con la respirazione e la digestione degli animali marini, soprattutto se vengono ingerite. L’impatto ecologico potrebbe essere duraturo, poiché queste masse inquinanti impiegano decenni o addirittura secoli per decomporsi completamente, continuando nel frattempo a danneggiare la flora e la fauna oceanica.
Il rischio per gli esseri umani non è da sottovalutare. Le palle di catrame contengono sostanze chimiche cancerogene e, per questo motivo, le autorità hanno saggiamente deciso di chiudere le spiagge interessate. Louise Morris sottolinea l’importanza di non entrare in contatto diretto con questi detriti, poiché il petrolio potrebbe causare irritazioni cutanee o, peggio, esporre le persone a pericoli più gravi. È fondamentale evitare che bambini e animali domestici entrino in contatto con le palle di catrame, dato che potrebbero accidentalmente ingerire o toccare sostanze tossiche.
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