Mossa pazza della Cina: trovato modo per estrarre tutto il litio dal mare senza consumare energia
In Cina è arrivato un nuovo innovativo metodo di estrazione del litio, materiale indispensabile nella tecnologia e non solo.
Il litio, elemento chiave per la transizione energetica globale, è diventato una risorsa sempre più ambita. Questo metallo leggero è alla base di tecnologie cruciali come le batterie per veicoli elettrici e i sistemi di stoccaggio dell’energia rinnovabile. La sua versatilità e la capacità di immagazzinare energia lo rendono indispensabile in un mondo che si dirige sempre più verso soluzioni a basse emissioni di carbonio.
Le batterie al litio sono essenziali per alimentare questa transizione, soprattutto grazie alla loro elevata densità energetica e leggerezza. Da anni, il loro uso si sta espandendo in settori che spaziano dall’elettronica di consumo ai sistemi di accumulo di energia su larga scala. Tuttavia, la crescente dipendenza dal litio ha anche messo sotto pressione le risorse globali, facendo emergere nuove sfide legate all’approvvigionamento e all’estrazione sostenibile di questo materiale.
Le tradizionali fonti di litio, come i depositi minerari di roccia dura e le saline terrestri, non sembrano più sufficienti a coprire la domanda mondiale, che cresce a ritmi esponenziali. Le tecniche di estrazione finora utilizzate, oltre ad essere costose, hanno un impatto ambientale significativo, spingendo governi e industrie a cercare soluzioni alternative per ridurre sia i costi sia le conseguenze ecologiche.
In questo contesto, molti Paesi hanno iniziato a guardare all’acqua marina come una possibile risorsa alternativa. Gli oceani, infatti, contengono enormi quantità di litio, potenzialmente sufficienti per soddisfare le necessità globali per secoli. Tuttavia, estrarre il litio dall’acqua salata è stato fino ad ora un processo complesso e inefficiente, per via della sua bassa concentrazione e della presenza di numerosi altri sali e minerali.
una nuova soluzione dall’oriente
La Cina, con una mossa strategica che riflette la crescente importanza del litio, ha sviluppato un nuovo sistema per estrarre questo materiale dalle acque saline. Un team di ingegneri dell’Università di Nanchino ha messo a punto un dispositivo innovativo che utilizza la luce solare come fonte di energia per estrarre il litio dall’acqua salata, superando le limitazioni delle tecniche tradizionali. Questo dispositivo, chiamato STLES (Solar Transpiration Powered Lithium Extraction and Storage), funziona sfruttando il potere della luce per creare una pressione in grado di filtrare gli ioni di litio.
Il sistema si basa su una membrana di ossido di alluminio che, grazie alle nanoparticelle incorporate, riesce a separare il litio da altri minerali come sodio, magnesio e calcio. Grazie all’uso dell’energia solare, il dispositivo offre un metodo ecologico e a basso costo per l’estrazione di litio da risorse come l’acqua di mare.
L’impatto sul mercato globale del litio
L’invenzione cinese rappresenta una svolta importante per l’industria del litio. Con i mari che contengono circa 230 miliardi di tonnellate di litio, la possibilità di estrarlo in modo sostenibile e conveniente potrebbe cambiare radicalmente il mercato globale, riducendo la necessità di estrarre il materiale da fonti terrestri più limitate.
Oltre ai vantaggi ambientali, questa nuova tecnologia potrebbe avere un impatto significativo sulla geopolitica del litio. Attualmente, i principali produttori si trovano in Sud America, Australia e Cina, ma con l’accesso al litio marino, Paesi con ampie coste e risorse marine potrebbero entrare nel mercato, ridefinendo l’equilibrio del potere economico legato a questo elemento cruciale per la transizione energetica.