Nasce l’Associazione Europea per la Fusione: un nuovo passo verso l’energia sostenibile. Di cosa si occuperà l’EFA.
Il 24 settembre 2024 segna una tappa fondamentale per il futuro energetico dell’Europa. In quella data, è stato ufficialmente costituito l’European Fusion Association (EFA), con sede a Bruxelles, come Associazione Internazionale Senza Scopo di Lucro (AISBL). Questa mossa rappresenta un momento cruciale nella formalizzazione dell’EFA, la cui missione è accelerare il passaggio dell’energia da fusione dalle fasi di ricerca a quelle di applicazione industriale su larga scala.
L’energia da fusione è stata a lungo considerata il “Santo Graal” delle fonti energetiche, in quanto offre la promessa di una fonte pulita, sostenibile e virtualmente inesauribile. Nonostante decenni di ricerca, l’applicazione pratica su larga scala dell’energia da fusione non è ancora stata raggiunta. Tuttavia, con la creazione dell’EFA, l’Europa fa un passo importante verso la realizzazione di questo ambizioso obiettivo.
La creazione dell’EFA è avvenuta a seguito dell’unione delle forze tra alcune delle principali aziende europee del settore della fusione. Questo consorzio di aziende e attori chiave ha deciso di collaborare per promuovere lo sviluppo della fusione energetica e favorire la cooperazione tra industria, scienza, investitori e politica. L’obiettivo finale è chiaro: costruire un ecosistema industriale in Europa che renda possibile la produzione di energia da fusione su larga scala, con un impatto decisivo sulla transizione verso un sistema energetico sostenibile.
L’energia da fusione ha il potenziale per trasformare il panorama energetico globale, offrendo una soluzione a lungo termine per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. EFA si propone di svolgere un ruolo di primo piano in questo processo, coinvolgendo aziende, istituzioni e governi in tutta Europa.
A guidare l’associazione ci sarà un Comitato Esecutivo, presieduto da Milena Roveda, CEO di Gauss Fusion, una delle aziende fondatrici dell’EFA. Accanto a lei, nel ruolo di membri del Comitato, sono stati eletti Anders Wulff (SUBRA A/S), Bernard Blanc (Assystem), Marianna Ginola (SIMIC) ed Eric Giguet (Alsymex), tutte figure di spicco nel settore della fusione e dell’innovazione energetica.
Per gestire le operazioni quotidiane, l’EFA si avvarrà del supporto di Frontiers in Energy Innovations (FEInn), una società creata da Tony Donné e Shweta Feher. Donné è una delle personalità più rinomate nel panorama europeo della fusione, avendo ricoperto il ruolo di Programme Manager per EUROfusion fino a dicembre 2023. Feher, con le sue competenze in gestione di progetti e stakeholder, aggiunge un valore prezioso per l’organizzazione e il networking a livello europeo.
Uno dei principali obiettivi dell’EFA è garantire l’indipendenza energetica dell’Europa, con la fusione energetica al centro della sua visione strategica. In un’epoca in cui le questioni energetiche sono al centro dell’agenda politica mondiale, l’EFA si impegna a creare un ecosistema europeo di fusione che possa competere a livello globale.
Milena Roveda, presidente del Comitato Esecutivo, ha dichiarato: “L’energia da fusione ha un ruolo cruciale nel rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nel campo dell’energia pulita. Il nostro obiettivo è costruire un ecosistema europeo di fusione energetica di classe mondiale, che assicuri una catena di approvvigionamento sostenibile a lungo termine“.
L’adesione all’EFA offre alle aziende numerosi vantaggi, tra cui l’accesso a una rete integrata che copre l’intera catena del valore dell’energia da fusione in Europa. I membri avranno l’opportunità di esplorare nuove opportunità di business e consolidare la loro presenza in un mercato in rapida crescita. L’EFA rappresenta anche un canale privilegiato per il dialogo con le istituzioni europee, i governi nazionali e le piattaforme internazionali, facilitando lo scambio di conoscenze e l’innovazione attraverso progetti di sviluppo congiunto.
Questo network permetterà alle aziende di interfacciarsi con i principali attori del settore, creando sinergie tra industrie e istituti di ricerca. La collaborazione è la chiave per affrontare le sfide tecniche ed economiche che ancora ostacolano la realizzazione della fusione energetica a livello commerciale.
Oltre al suo impatto ecologico, l’energia da fusione può rappresentare una forza trainante per l’economia europea. Con miliardi di euro già investiti a livello globale, la fusione ha il potenziale per creare nuove industrie e generare posti di lavoro altamente qualificati. Tuttavia, nonostante i massicci investimenti globali, solo una piccola percentuale è stata destinata alle aziende europee, nonostante la maggior parte delle competenze industriali e della proprietà intellettuale nel settore della fusione risieda proprio in Europa.
EFA intende colmare questa lacuna, creando un consorzio forte e coeso che rappresenti gli interessi del settore della fusione davanti ai decisori politici, posizionando l’Europa come leader globale nel settore.
Con la firma dell’Atto Costitutivo, l’EFA ha compiuto un passo significativo verso la realizzazione della sua missione. L’applicazione per ottenere il Decreto Reale, che conferirà personalità giuridica all’associazione, sarà presentata nei prossimi giorni.
Milena Roveda ha ribadito l’importanza della collaborazione europea per sfruttare al meglio il potenziale della fusione energetica: “Solo attraverso una cooperazione coordinata in Europa possiamo sfruttare appieno il potenziale dell’energia da fusione. L’EFA offre il quadro per promuovere questa cooperazione e rendere l’industria europea competitiva nella transizione energetica globale”.
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