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Questa nave è a zero emissioni grazie a una tecnologia innovativa di propulsione formata da cilindri retrattili

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Questa nave è a zero emissioni grazie a una tecnologia innovativa di propulsione formata da cilindri retrattili (Pixabay Foto) - www.energycue.it

Navigare a zero emissioni è possibile con la nuova tecnologia: nasce la prima nave senza motori elettrici o carburanti inquinanti.

Le navi a zero emissioni rappresentano un futuro sempre più concreto per l’industria marittima, grazie a tecnologie innovative in grado di ridurre l’impatto ambientale. Da tempo, il settore del trasporto marittimo è al centro dell’attenzione per le sue elevate emissioni di gas serra, e la sfida per ridurle ha stimolato numerose ricerche e sviluppi tecnologici. Il progresso in questo campo si muove verso soluzioni che non dipendano dai combustibili fossili, tradizionalmente alla base della propulsione navale.

Per decenni, si è discusso della necessità di rinnovare il sistema di trasporto marittimo, proponendo tecnologie che utilizzino risorse naturali, come il vento, per alimentare le navi. Se pensiamo alla storia della navigazione, le vele sono state per secoli il principale metodo di propulsione, sfruttando un’energia pulita e abbondante. Tuttavia, con l’avvento dei motori a combustione interna, il loro utilizzo si è drasticamente ridotto, relegato a settori di nicchia come quello delle imbarcazioni da diporto.

Con l’aumento delle normative ambientali e il crescente costo dei carburanti, l’industria marittima è ora costretta a riconsiderare l’uso di sistemi di propulsione a impatto zero. In questo contesto, molte delle tecnologie tradizionali vengono riviste con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e ridurre le emissioni. Una di queste tecnologie è rappresentata dai rotori Flettner, che hanno fatto il loro ritorno come alternativa ecologica ai motori a combustione.

I rotori Flettner, originariamente introdotti negli anni ’20, sono stati utilizzati su diverse navi per sfruttare il vento e ridurre l’uso di carburanti fossili. Questi dispositivi si basano sul principio dell’effetto Magnus, generando una spinta perpendicolare grazie alla rotazione di cilindri che interagiscono con il vento. Nonostante la loro efficienza, l’industria ha sempre cercato di migliorare ulteriormente questa tecnologia per renderla più competitiva e sostenibile nel lungo termine.

Una nuova soluzione ai cilindri Flettner

Un’evoluzione significativa di questa tecnologia è rappresentata dai rotori CoFlow Jet, una versione avanzata dei tradizionali rotori Flettner. Questa innovazione promette di rivoluzionare il settore marittimo, offrendo un’alternativa completamente priva di emissioni e che non richiede l’uso di motori elettrici o carburanti inquinanti. Sfruttando il vento, i cilindri CoFlow Jet riescono a generare una spinta sufficiente per muovere la nave, senza la necessità di farli ruotare come nei sistemi precedenti.

Il principio di funzionamento è semplice ma efficace: il vento viene incanalato attraverso i cilindri e viene espulso dall’altro lato, creando una differenza di pressione che genera la spinta. Questo approccio riduce la necessità di parti mobili, semplificando la manutenzione e migliorando l’efficienza complessiva del sistema.

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Questa nave è a zero emissioni grazie a una tecnologia innovativa di propulsione formata da cilindri retrattili (Pixabay Foto) – www.energycue.it

Benefici e prospettive future

I rotori CoFlow Jet possono fornire il 100% della spinta necessaria per il movimento delle navi, riducendo fino al 50% il consumo di carburante su grandi imbarcazioni. In particolare, sulle navi più piccole, la riduzione del carburante potrebbe arrivare addirittura al 90%. Questo li rende una soluzione altamente promettente per il futuro del trasporto marittimo.

Un altro vantaggio di questa tecnologia è la possibilità di essere installata su navi esistenti, permettendo un adattamento graduale e poco invasivo per le compagnie di navigazione, che devono far fronte a normative sempre più stringenti.