Addio a mattoni e cemento armato: le case del futuro si costruiscono con gli origami
L’utilizzo degli origami, implementato con un’altra tecnica conosciuta nelle costruzioni, potrebbe sostituire cemento e mattoni.
La ricerca di nuove soluzioni sostenibili nel settore delle costruzioni è diventata una necessità sempre più urgente negli ultimi anni. Con l’aumento della consapevolezza ambientale e la crescente domanda di edifici più efficienti e meno impattanti, gli ingegneri e gli architetti stanno esplorando materiali e tecniche che riducono il consumo di risorse e l’emissione di CO2. Questo sforzo ha portato alla nascita di tecnologie e sistemi innovativi che possono cambiare radicalmente il modo in cui costruiamo.
Una delle sfide principali è trovare un equilibrio tra la resistenza strutturale e la sostenibilità. I materiali tradizionali come il cemento e i mattoni, pur essendo estremamente resistenti, hanno un forte impatto ambientale. Dall’altra parte, i materiali alternativi devono essere non solo ecologici, ma anche pratici da usare e trasportare, mantenendo elevate performance strutturali. In questo contesto, si stanno sviluppando soluzioni che traggono ispirazione dalla natura e dalle tecniche più avanzate.
Innovazioni come il design ispirato all’origami stanno guadagnando sempre più attenzione. L’origami, l’antica arte giapponese di piegare la carta, ha dimostrato di avere applicazioni molto più ampie di quanto ci si aspettasse, offrendo modelli flessibili, resistenti e facili da trasportare. Questo tipo di approccio, unito all’uso di materiali riciclabili, potrebbe rivoluzionare il settore edile, permettendo costruzioni più veloci e meno impattanti sull’ambiente.
È qui che entra in gioco l’autobloccaggio, un concetto che, pur essendo relativamente nuovo nel campo delle costruzioni, ha radici in meccanismi presenti in natura. Unendo questa tecnica a strutture tubolari che imitano la resistenza del bambù, gli ingegneri stanno sperimentando nuove forme di costruzione che potrebbero sostituire i metodi tradizionali, offrendo soluzioni più leggere, resistenti e, soprattutto, sostenibili.
Sistema strutturale innovativo e versatile
Il progetto che ha attratto l’attenzione della comunità internazionale è stato sviluppato da un team di ingegneri dell’Università RMIT di Melbourne. Questa squadra ha creato un nuovo sistema strutturale basato su tubi pieghevoli, ispirato all’origami e al bambù. Questi tubi, una volta ripiegati, possono essere facilmente trasportati, mentre una volta dispiegati, formano strutture resistenti grazie a un meccanismo di autobloccaggio.
L’algoritmo di intelligenza artificiale che gestisce la distribuzione delle forze all’interno dei tubi rende il sistema estremamente versatile e capace di adattarsi a diversi tipi di sollecitazioni. Questa tecnologia non solo offre una soluzione pratica per la costruzione di edifici temporanei in situazioni di emergenza, ma si prevede che potrà essere utilizzata anche in progetti più ambiziosi, come le missioni spaziali.
Una rivoluzione per l’edilizia sostenibile
La leggerezza dei tubi e la loro capacità di supportare pesi elevati li rendono ideali per costruzioni che richiedono resistenza e facilità di montaggio. Grazie alla loro struttura autobloccante, non necessitano di ulteriori meccanismi per mantenere la stabilità, riducendo così i tempi di costruzione.
Inoltre, il sistema può essere applicato a diverse tipologie di edifici, dalle abitazioni temporanee agli edifici modulari, fino alle strutture per emergenze umanitarie, dove la velocità e l’efficienza sono fondamentali. La capacità di adattarsi alle forze esterne, come vento e torsioni, ne fa una soluzione ideale anche per ambienti estremi o instabili.