Ecco come i raggi X ci salveranno dall’estinzione di massa | I risultati della NASA
Raggi X in grado di salvare l’umanità? In realtà le possibilità di impiego dei raggi X sono importanti per il nostro futuro.
L’idea di proteggere la Terra da impatti di asteroidi è una priorità per molti scienziati e agenzie spaziali. Numerosi progetti sono stati avviati per monitorare gli oggetti vicini alla Terra, con l’obiettivo di prevenire possibili collisioni devastanti. Il monitoraggio serve per individuare eventuali rischi con largo anticipo. Così si possono pianificare strategie di difesa.
Una strategia in valutazione è la deviazione degli asteroidi, ovvero la modifica della loro traiettoria. Così non raggiungono la Terra, ma si spostano altrove. Questa idea sta diventando una realtà grazie ai progressi scientifici e tecnologici. Trovare un metodo efficace per deviare gli asteroidi rimane una delle sfide più complesse.
La missione DART della NASA ha dimostrato che è possibile modificare l’orbita di un asteroide attraverso un impatto diretto, ma ci sono ancora molte limitazioni per gli asteroidi di grandi dimensioni. Questo ha portato gli scienziati a esplorare nuove tecnologie per migliorare l’efficacia delle future missioni di difesa planetaria.
Una svolta recente nel campo della difesa planetaria arriva da un esperimento innovativo basato sui raggi X. Un team di ricercatori ha dimostrato che è possibile utilizzare impulsi di raggi X per deviare asteroidi, vaporizzando parte della loro superficie.
Un nuovo approccio con i raggi X
Questo riscaldamento rapido genera una spinta che può alterare la traiettoria dell’asteroide. La scoperta potrebbe rappresentare un’alternativa più efficace e meno costosa rispetto ai metodi attuali, come la missione DART.
L’approccio utilizzato per poter deviare gli asteroidi è diverso rispetto all’uso medico dei raggi X. Infatti, i raggi servono per vedere oltre gli strati della pelle e diagnosticare problemi ossei. La concentrazione di raggi X nello Spazio contro un asteroide creerebbe, invece, una sorta di motore di calore necessario per deviare l’asteoride in base ai calcoli dalle stazioni sulla Terra.
Risultati promettenti per future missioni
Il metodo sperimentato dai ricercatori, utilizzando plasma denso di argon, ha già mostrato risultati promettenti nelle prime esperienze di laboratorio. I test hanno dimostrato che asteroidi di dimensioni fino a quattro chilometri potrebbero essere deviati con successo.
Questo approccio apre la strada a nuove tecnologie per la protezione del nostro pianeta, dimostrando che l’uso dei raggi X potrebbe essere un elemento chiave per evitare catastrofi future e che ci può essere un utilizzo al di fuori del campo medico.