Il lato oscuro di Chat GPT 4: per generare 100 parole fa fuori 3 litri d’acqua | Risorse in bilico
Innovazioni tecnologiche come quella dell’intelligenza artificiale hanno delle conseguenze dirette sull’ambiente. Quali sono?
L’intelligenza artificiale ha profondamente cambiato le nostre vite. Anche effettuare una ricerca adesso è più semplice grazie all’utilizzo dei sistemi come Chat GPT di OpenAI. L’innovazione tecnologica applicata a questi strumenti consente di ottenere funzioni sempre migliori.
Qual è il prezzo da pagare per questa tecnologia? In pochi se lo chiedono, complice la comodità dello strumento. Infatti i sistemi di intelligenza artificiale riescono a dare una risposta immediata a qualsiasi dubbio, anche se a oggi con alcune limitazioni.
Alcuni casi emblematici hanno messo in evidenza tutte le criticità dello strumento. Così ci si è resi conto che la tecnologia non si può applicare ovunque, come avviene nel mondo delle notizie, nelle soluzioni per le diagnosi mediche e nel mondo legale.
In pochissimi tengono in considerazione il fattore ambientale. Gli strumenti di intelligenza artificiale, così come le criptovalute, hanno bisogno di server di grandi dimensioni sempre accesi per funzionare. Qual è l’impatto ambientale?
Una ricerca svela l’impatto ambientale di Chat GPT
Una ricerca condotta dall’università della California ha messo in evidenza come 100 parole realizzate con lo strumento di intelligenza artificiale Chat GPT nella versione 4 consumerebbe tre bottiglie d’acqua. I ricercatori hanno effettuato dei calcoli su larga scala basandosi sulle necessità dei server.
Lo studio si basa sui server che sono impiegati da OpenAI per mettere a disposizione l’intelligenza artificiale e consentire quella capacità di calcolo necessaria per dare le risposte agli utenti in tempo reale. Il responsabile di OpenAI Sam Altman ha reso noto che il nuovo Chat GPT 4 non sarebbe il massimo rispetto alla versione precedente. Se la versione 3 è stata considerata una vera rivoluzione per gli utenti, la 4 ne avrebbe di strada da fare.
La risposta di OpenAI
Altman non ha dato ulteriori informazioni sulle nuove soluzioni che intende implementare, ma il percorso della piattaforma è sicuramente pieno di nuove possibilità. L’impatto dell’intelligenza artificiale coinvolge l’acqua perché questa sostanza è utilizzata dai sistemi di raffreddamento.
In un clima dove la siccità è frequente per la gran parte dell’anno e dove ci sono interi Paesi senza acqua, senza contare il fenomeno dei cambiamenti climatici e le emissioni per tenere comunque i server accesi, la ricerca lascia senza parole. Il consumo di acqua è diventato un elemento cruciale anche nelle discussioni del G7, proprio a causa dei cambiamenti climatici e della minore concentrazione di acqua dolce legata allo scioglimento dei ghiacciai.