Google, la sua AI è così potente che consuma in solo secondo l’energia necessaria a caricare 7 auto elettriche
Il modello AI Overviews di Google è potentissimo ma consuma dieci volte più energia di una normale ricerca.
L’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, influenzando diversi aspetti della nostra vita quotidiana. Le sue applicazioni vanno dalla creazione di contenuti, all’analisi di dati complessi, fino alla personalizzazione delle esperienze online. Questo progresso ha sollevato domande non solo sull’efficacia e sulle possibilità future, ma anche sull’impatto ambientale che queste tecnologie potrebbero avere. Infatti, ogni innovazione porta con sé nuove sfide, soprattutto quando si tratta di risorse energetiche.
L’energia è una risorsa fondamentale per il funzionamento dei sistemi di intelligenza artificiale. I modelli di linguaggio di grandi dimensioni, che richiedono calcoli avanzati e complessi, sono particolarmente affamati di energia. Ogni volta che un modello di AI viene attivato per rispondere a una domanda o eseguire un’operazione, c’è un consumo di energia che può sembrare trascurabile a livello individuale, ma che, su larga scala, può diventare significativo.
Nel mondo della tecnologia, si parla spesso di efficienza e di riduzione delle emissioni, ma allo stesso tempo l’AI si sta dimostrando un motore di crescita esponenziale nel consumo di energia. Alcune aziende tecnologiche stanno già cercando soluzioni sostenibili per bilanciare l’aumento della domanda energetica con l’attenzione all’ambiente. Questo approccio prevede l’uso di fonti energetiche pulite come l’eolico, il solare e, in alcuni casi, persino il nucleare.
In particolare, i modelli di AI più avanzati non solo hanno bisogno di più potenza di calcolo, ma richiedono anche infrastrutture dedicate, come i centri di dati, che a loro volta consumano enormi quantità di energia. I numeri associati a questi consumi sono sorprendentemente alti e mettono in luce una pressione crescente sulle reti energetiche mondiali.
Un consumo energetico in continua crescita
L’implementazione delle nuove funzioni AI, come quelle introdotte da Google, ha aperto un dibattito sull’impatto energetico di queste tecnologie. Il modello “AI Overviews” di Google, sebbene sia stato progettato per migliorare l’esperienza dell’utente, richiede una quantità di energia significativamente superiore rispetto a una ricerca tradizionale. Secondo le stime, le risposte generate da un modello di linguaggio consumano fino a 10 volte più energia rispetto a una ricerca normale.
In termini pratici, questo significa che, se AI Overviews venisse estesa a livello globale, il consumo di energia del motore di ricerca di Google potrebbe aumentare in maniera esponenziale. Considerando che Google riceve milioni di richieste ogni ora, l’impatto sul consumo energetico sarebbe impressionante.
L’impatto sui centri di dati e sulle reti elettriche
Attualmente, una ricerca standard su Google consuma circa 0,3 wattora di elettricità, ma una risposta generata dalla funzione AI ne richiederebbe ben 3 wattora. In prospettiva, il consumo complessivo potrebbe raggiungere livelli tali da superare il fabbisogno energetico di alcuni paesi, come l’Irlanda. I centri di dati che supportano queste tecnologie, già affamati di energia, dovrebbero adeguarsi rapidamente a questo nuovo scenario, aumentando le proprie capacità di almeno il 200% entro il 2030.
La pressione sulla rete elettrica potrebbe diventare insostenibile senza un’infrastruttura energetica capace di gestire picchi di domanda così elevati, spingendo governi e aziende a considerare seriamente soluzioni alternative, come il nucleare e altre fonti energetiche a basso impatto ambientale.