Quanto costa un kWh di energia elettrica e come fare a calcolarlo: ecco come viene calcolato il costo dell’energia e quali sono le differenze del costo del kWh nel mercato tutelato e nel mercato libero.
Il kWh è l’unità utilizzata per misurare il consumo di energia elettrica, il cui costo dipende da una serie di voci che poi determineranno assieme l’importo della bolletta. Il costo del kWh, a prescindere dal fatto che ci si trovi nel mercato libero o tutelato, dipende da una quota fissa (slegata dai consumi) e da una quota variabile (quota energia), ovvero quanti kWh sono stati consumati.
La quota energia incide circa del 48% sul costo totale della bolletta, mentre il resto è generato da imposte, spese di trasporto e spese accessorie. L’insieme di queste voci permette di effettuare un confronto realistico tra le diverse offerte energia luce e gas proposte dai vari fornitori presenti sul mercato, invece di basarsi esclusivamente sul costo della sola componente energia, come spesso viene pubblicizzato.
Saper calcolare il costo della propria bolletta è di fondamentale importanza quando si deve eseguire un nuovo allaccio delle utenze luce e gas, una voltura o subentro.
Il prezzo del kWh in Italia dipende da diversi fattori, in particolare dal prezzo dei combustibili fossili e dalla domanda del mercato. Dal 2004 I fornitori comprano energia basandosi sul Prezzo Unico Nazionale (PUN), che varia ogni giorno ed influenza di conseguenza il prezzo finale dell’energia e il costo della bolletta.
In generale, il prezzo del kWh varia in base a diversi elementi, come ad esempio l’efficienza energetica dell’abitazione e la potenza del contatore ma una prima divisione va fatta in merito al mercato dell’energia a cui si appartiene. In Italia il mercato dell’energia è diviso in mercato tutelato e mercato libero e ogni utente può scegliere a quale mercato appoggiarsi.
Dal 1 gennaio 2024 però il mercato tutelato ha cessato di esistere per quanto riguarda il gas, e chiuderà definitivamente i battenti dal 1 luglio 2024 quando anche il mercato della luce verrà chiuso.
La differenza tra mercato tutelato e mercato libero si riflette anche nel costo della bolletta e del kWh.
Nel mercato libero, il prezzo dell’energia non viene deciso dall’ARERA ma dai singoli fornitori che stabiliscono le loro tariffe in un regime di libera concorrenza, risultando mediamente più basse rispetto alle tariffe del regime tutelato.
Nel mercato libero l’utente può scegliere se attivare un contratto a prezzo fisso, bloccando quindi il prezzo della componente energia per un tempo stabilito (12 o 24 mesi) o un contratto a prezzo variabile, dove il costo dell’energia viene regolato in base alla concorrenza e dal costo del kWh all’ingrosso. Per tutte queste ragioni non è possibile stabilire con certezza quale sia il prezzo di un kWh nel mercato libero.
Per calcolare il costo di un kWh, ossia il costo orario energia elettrica, bisogna partire dalla propria bolletta dei consumi. Ci si potrà facilmente rendere conto che il totale della bolletta non si basa solo sui consumi netti, ma anche su una serie di spese aggiuntive e sull’IVA, che si vanno a sommare alla voce principale, ossia quella di vendita di energia.
Se si è interessati al solo costo della vendita in kWh, quindi, bisognerà isolare il costo di vendita da tutte le altre voci. La bolletta riporta sia i costi sia il totale dei kWh consumati. Per conoscere il consumo unitario e il relativo costo, quindi, basterà dividere il valore riportato alla voce di vendita della corrente per il numero di kWh consumati nello stesso periodo. Questo valore è indicativo esclusivamente del prezzo netto dell’energia elettrica.
I vari gestori, tuttavia, affiancano al costo netto della vendita anche quello di una serie di servizi. Per ottenere il costo effettivo di un kWh, il calcolo da effettuare è quello di dividere la spesa totale, così come riportata dalla bolletta, per il numero di kWh consumati. In tal modo, si avrà una panoramica più precisa dei costi comprensivi delle spese accessorie.
Per quanto riguarda le offerte nelle telecomunicazioni il discorso cambia. Ormai tutti gli operatori elargiscono offerte internet a prezzo fisso, permettendo in un’unica bolletta mensile di avere a disposizione il traffico in gigabyte per il proprio Smartphone e la rete internet casa senza spiacevoli sorprese a fine mese.
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