La Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico ha visto per 28 anni un’enfasi quasi esclusiva sulle energie rinnovabili variabili, come il solare e l’eolico, come soluzioni al riscaldamento globale. Tuttavia, la quota dei combustibili fossili nell’approvvigionamento energetico globale è rimasta costante attorno all’80% dal primo COP nel 1995. Quest’anno, alla COP28, c’è stata una svolta per quanto riguarda l’energia nucleare e il suo ruolo nella lotta contro il cambiamento climatico.
Quest’anno, la COP28 a Dubai ha segnato un importante punto di svolta, con l’energia nucleare che emerge in primo piano. Leader di 22 paesi su quattro continenti si sono uniti il 2 dicembre per annunciare una dichiarazione volta a triplicare la capacità nucleare globale entro il 2050 per raggiungere gli obiettivi climatici e soddisfare le esigenze energetiche.
La dichiarazione ha invitato la Banca Mondiale, le banche di sviluppo regionali e le istituzioni finanziarie internazionali a includere il nucleare nei loro prestiti, evidenziando la necessità di catene di approvvigionamento sicure per accelerare la distribuzione di questa tecnologia.
COP28 ha assistito a una serie di annunci a favore dell’energia nucleare. Il Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, ha svelato la Dichiarazione dell’AIEA sull’Energia Nucleare, sostenuta da decine di paesi. Inoltre, è stato annunciato il primo Vertice sull’Energia Nucleare, che si terrà a Bruxelles nel marzo 2024.
La Net Zero Nuclear, un’iniziativa della World Nuclear Association e dell’Emirates Nuclear Energy Corporation, supportata dall’iniziativa Atoms4NetZero dell’AIEA lanciata a COP27, ha emesso una promessa durante un evento della presidenza di COP28 il 5 dicembre, impegnando l’industria dell’energia nucleare a triplicare la capacità nucleare entro il 2050.
Nonostante questi sviluppi positivi, ci sono sfide significative da affrontare per triplicare la capacità nucleare entro il 2050. Queste includono il miglioramento della cooperazione internazionale, la creazione di un ambiente politico favorevole, la sicurezza delle catene di approvvigionamento, la formazione di una forza lavoro qualificata e diversificata, e il raggiungimento di una maggiore armonizzazione e standardizzazione normativa e industriale.
Il Direttore Generale Grossi ha sottolineato che raggiungere un ambiente di investimento equo ed abilitante per nuovi progetti nucleari rimane una battaglia in salita. COP28 rappresenta un momento storico per l’energia nucleare nel contesto del cambiamento climatico. Mentre le sfide rimangono, l’aumento del sostegno e l’attenzione a questa forma di energia bassa in carbonio offrono una nuova prospettiva per il futuro dell’energia sostenibile e per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
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