L’Italia sta affrontando un’ondata di caldo senza precedenti, e la Sardegna è stata la regione più colpita dai record di temperatura. Il termometro nella regione ha raggiunto picchi impressionanti, e la città di Jerzu, nella provincia di Nuoro, ha segnato il record di 48 °C. Questo valore uguaglia il record storico della temperatura più alta mai registrata in Sardegna, nonché il primato europeo certificato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale ad Atene nel 1977. Ma non è solo Jerzu a soffrire: molte località dell’isola hanno toccato temperature oltre i 45 °C. Inoltre, il rischio di incendi sta causando ulteriori preoccupazioni e problemi per la sicurezza.
Jerzu, un piccolo comune situato nella parte orientale della Sardegna, ha fatto la storia raggiungendo il triste record di temperatura di 48 °C. Questo dato, certificato dall’Arpas Sardegna, è un nuovo record per l’intera isola e ha eguagliato il record europeo stabilito ad Atene 46 anni fa, nel 1977. Altre località come Siniscola, Tortolì, e Bari Sardo hanno segnato rispettivamente 47,3 gradi, 46,8 gradi e 46,6 gradi, superando anch’essi i record precedenti. L’Ogliastra, nella Sardegna centrale, è stata l’area più colpita dalle temperature estreme. I record di temperatura hanno portato a gravi rischi di incendi, mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini e delle loro abitazioni.
Fonni, il paese più alto dell’isola, ha registrato 35,2 °C, un dato sorprendente per una località montana a mille metri di quota. L’aeroporto di Olbia ha subito disagi a causa delle temperature torride, con voli dirottati verso altre destinazioni a causa della pista rovente e della sicurezza compromessa delle ruote degli aerei. I ritardi nei voli e i problemi nelle infrastrutture stanno mettendo a dura prova la mobilità nell’isola, con ripercussioni sulla vita quotidiana della popolazione.
L’asfissiante ondata di caldo che sta investendo la Sardegna ha creato una situazione di estrema vulnerabilità agli incendi, trasformandoli in una minaccia concreta per l’ambiente e la sicurezza. Diverse località hanno visto divampare roghi incontrollabili: la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e persino i Canadair stanno lottando instancabilmente per arginare le fiamme. Nel territorio di Loiri Porto San Paolo, nella zona di L’Ulivariu, in Gallura, è stata necessaria l’evacuazione delle famiglie a scopo precauzionale. L’incendio ha minacciato le riserve naturali e le aree protette dell’isola, causando la distruzione di habitat preziosi per la fauna e la flora. La Giara di Gesturi, nota per la sua ricca biodiversità e la presenza di cavallini selvatici, è stata una delle zone minacciate dalle fiamme. Inoltre, la propagazione degli incendi ha avuto effetti negativi per i trasporti, a causa della chiusura temporanea di strade e dei ritardi ferroviari.
La situazione è diventata così critica che le autorità hanno diramato un bollettino di previsione di pericolo incendio, classificandolo con il colore giallo. La necessità di affrontare gli incendi con una risposta tempestiva ed efficace è cruciale, poiché questi catastrofici eventi estremi minacciano la sicurezza delle persone, oltre a causare danni irreparabili agli ecosistemi. Inoltre, l’intensità e la frequenza degli incendi sono spesso correlati al cambiamento climatico, con temperature che favoriscono la propagazione del fuoco.
La canicola estrema rappresenta una minaccia per la salute pubblica. Le temperature elevate possono causare colpi di calore e problemi respiratori, specialmente per le persone anziane, i bambini e chiunque sia particolarmente vulnerabile. È fondamentale prendere precauzioni per proteggersi dai pericoli del caldo intenso, rimanere al fresco nelle ore più calde, idratarsi adeguatamente e limitare l’attività fisica all’aperto. Le autorità locali devono garantire che siano fornite informazioni e assistenza alla popolazione per affrontare questo periodo di condizioni meteorologiche estreme.
L’ondata di caldo sta causando anche gravi impatti economici e ambientali in Sardegna. Le elevate temperature stanno danneggiando l’agricoltura, colpendo le coltivazioni e minacciando la produzione alimentare. I raccolti stanno appassendo, e gli agricoltori stanno lottando per salvaguardare le proprie colture. La scarsità di acqua potabile è un altro problema importante, infatti le riserve idriche stanno diminuendo rapidamente a causa dell’evaporazione e del consumo elevato. Ciò ha un impatto negativo sulla disponibilità di acqua per l’irrigazione e il fabbisogno domestico.
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