Con i tempi che corrono e le esigenze dei governi e dei consumatori che cambiano, le aziende sono chiamate ad un’operazione di continua evoluzione. Bisogna reinventarsi, portare avanti scelte che possano ben collimare con la necessità di essere sostenibili al 100% e sfruttare il più possibile il digitale. Un esempio lampante in questo senso è il settore del gioco, che sta portando avanti politiche di digitalizzazione del comparto, passando da sale fisiche sparse per il Paese ai casinò live presenti in rete, seguendo anche una politica che cercherà di azzerare le emissioni inquinanti dei server in cui alloggiano del 100% entro il 2030, sfruttando energia proveniente da fonti pulite e rinnovabili per alimentarli quotidianamente.
Perché, ed è bene ricordarlo, nessun comparto imprenditoriale è esonerato dal raggiungimento dei minimi obiettivi richiesti dalle Nazioni Unite in fatto di sostenibilità ambientale. Ma andiamo a vedere meglio quali sono le principali strategie di investimento portate avanti dalle aziende italiane in ottica più generale in questi ultimi anni.
Uno dei primi obiettivi che le aziende vogliono raggiungere è quello di essere completamente green. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale conviene investire ora che il terreno è fertile per poter cambiare la propria strategia produttiva. Specialmente perché sono dapprima i consumatori a chiedere questo impegno alle imprese. Le scelte recenti fatte dagli acquirenti, infatti, sono molto più attente alla sostenibilità in ogni ambito commerciale: dai prodotti a chilometro zero, alla produzione fatta senza eccessive quantità di emissioni inquinanti, fino all’assenza di imballaggi non riciclabili. A tal proposito, è notizia di qualche giorno fa dello stop dell’UE alle buste di plastica monouso per le insalate.
Il cittadino, quindi, si fidelizza di più a quelle aziende che abbiano a cuore la salvaguardia del Pianeta e chi si è già adoperato è facilmente riconoscibile rispetto ad altri che stanno ancora attendendo di fare le prime mosse. Il guadagno di fama, quindi, corrisponderà ad un guadagno economico, con fatturati che andranno a moltiplicarsi anche del 40% o 50%, ripagando gli onerosi investimenti fatti per rendere la propria azienda ecosostenibile con tanto di interessi. Per questo motivo non è raro sentire di imprese che stanno iniziando a sostituire le proprie forniture energetiche, specialmente elettricità e gas, con quelle che consentono di ricevere energia pulita o autoprodotta.
I casolari industriali, del resto, sono sempre più ricoperti di pannelli fotovoltaici. Anche energia eolica, idrica o derivante dalle biomasse fanno parte dei recenti investimenti delle imprese italiane, molto attente a questo aspetto. Inoltre, investire in macchinari moderni, che limitino i consumi energetici, e utilizzare materie prime riciclabili, specialmente nella produzione di imballaggi e contenitori, completeranno l’opera.
Altro tipo di investimento che rende le aziende sostenibili è quello dell’abilitazione dei propri lavoratori allo smart working, le cui regole vigenti subiranno alcune modifiche dal 1° luglio 2023. Questo significa, laddove possibile ovviamente, mettere nelle condizioni l’impiegato di poter lavorare tranquillamente da remoto, per tutta la settimana o per alcuni giorni di essa, investendo nel materiale da mettere lui a disposizione (PC, scrivania e quant’altro). Questo consentirà all’azienda di diminuire le emissioni inquinanti, i consumi di energia elettrica in sede e la quantità di smog emessa nell’aria dalle auto e le moto dei propri dipendenti, che potranno evitare di spostarsi quotidianamente nel traffico delle grandi e piccole città.
Ovviamente, ci sono imprese che non possono prescindere dalla presenza in loco del lavoratore, ma in questi casi è possibile comunque fare qualcosa, per esempio incentivandolo a raggiungere il luogo di lavoro con mezzi pubblici o car sharing, bicicletta e monopattino elettrico. Un bonus sulla busta paga riservato all’argomento si rivela per molte aziende una mossa vincente.
Non solo sostenibilità, ma anche la visibilità è tanta parte del successo. Perché il modo di fare marketing nel nuovo millennio è completamente diverso da quanto non si facesse fino agli Anni ‘90. Dai volantini, i cartelloni, la radio e la TV si è passato a banner pubblicitari, inserzioni su siti internet e, soprattutto, contenuti social. Per questo motivo molte aziende, specialmente quelle più importanti o quelle che vogliono fare delle proprie campagne di sostenibilità il loro punto forte, si affidano ad esperti del settore: social media manager, creators e influencer più o meno famosi. Il tutto per creare post, video, immagini che possano pubblicizzare la parte migliore dell’azienda o di singoli prodotti, arrivando agli occhi, alle orecchie e alla pancia di un pubblico potenzialmente enorme, fatto di adulti, ma anche giovani e giovanissimi.
Certo, lo spot televisivo o l’inserzione sul quotidiano non mancano mai, alla pari dei cartelloni pubblicitari. Ma non c’è attualmente paragone con un contenuto postato da una Chiara Ferragni, piuttosto che da un atleta di successo. Per fare questo tipo di attività, gli investimenti dovranno essere più che ingenti, a fronte, però, di possibilità di successo estremamente importanti.
Raggiungere il proprio consumatore direttamente, poi, è un altro modo per poter portare avanti la propria azienda con maggiore successo. Se prima la distribuzione dei propri prodotti passava attraverso supermercati o negozi al dettaglio, come i buoni e sempreverdi alimentari, ora grazie alla digitalizzazione è possibile attuare un processo di smaterializzazione del negozio, aprendone uno dedicato online. Grandi marchi lo stanno facendo, permettendo all’utenza di comprare tutto ciò che cercano senza dover andarlo a cercare altrove. Basta un click, un metodo di pagamento elettronico tra quelli sicuri proposti, impostare un indirizzo di consegna e il gioco è praticamente fatto. Il vantaggio sarà doppio per l’utente e per l’azienda: il primo potrà comprare a prezzi di fabbrica, la seconda avrà un guadagno reale, non filtrato, dalla vendita dei propri prodotti.
Inoltre, grazie alla collaborazione con aziende di spedizione, anche le piccole attività avranno la possibilità di essere raggiunte da clienti provenienti da tutto il Paese, se non addirittura tutta Europa e tutto il Mondo. Infine, così facendo, l’azienda guadagnerà un ulteriore punto in termini di sostenibilità, dato che l’accesso ai prodotti attraverso internet sarà possibile anche per quelle persone che potrebbero riscontrare difficoltà a recarsi in un punto vendita più o meno lontano per acquistare quel determinato prodotto. Insomma, gli investimenti da fare per le aziende sono numerosi, ma molto utili per tutti.
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