Il fotovoltaico galleggiante è un’opportunità di applicazione molto interessante per le energie rinnovabili. Un nuovo progetto di impianto è appena stato completato, ed è uno dei più grandi impianti esistenti oggi in Europa. Oltre a tutti i vantaggi delle energie rinnovabili, che sono pensate per salvaguardare l’ambiente, il fotovoltaico galleggiante permette anche lo sfruttamento di specchi di acqua che altrimenti risulterebbero inutilizzati. Si tratta quindi di un’opportunità per valorizzare il paesaggio e il territorio per la produzione di energia pulita.
Un impianto fotovoltaico galleggiante è finalizzato alla produzione di energia elettrica pulita dalla fonte solare, ma senza consumo di suolo. Gli impianti sono infatti installati su specchi di acqua inutilizzati. Possono essere realizzati su laghi, corsi d’acqua, dighe o in mare aperto. Un impianto fotovoltaico galleggiante ha diversi vantaggi che lo rendono interessante rispetto a un impianto tradizionale a terra. Il primo è sicuramente il recupero di spazio e quindi l’assenza di occupazione di aree di suolo estese. Essendo a bassa densità energetica rispetto alle fonti energetiche tradizionali, le rinnovabili hanno bisogno di grandi aree per l’installazione degli impianti. Il fotovoltaico a terra quindi spesso è costretto a sottrarre suolo all’agricoltura o all’industria, ma anche a pascoli o boschi. Ecco perché, come è successo anche per l’eolico off-shore, anche il fotovoltaico è diventato protagonista di un’applicazione alternativa, quella sull’acqua.
I pannelli fotovoltaici sono posti su una superficie d’acqua. Si realizza una struttura per il galleggiamento di una piattaforma che deve adattarsi al moto ondoso e garantire flessibilità. In alcuni casi questa struttura può essere dotata di sistemi di inseguimento in modo da orientare i pannelli sempre in direzione dei raggi solari. Inoltre è sempre presente una piattaforma di sostegno per i moduli fotovoltaici.
Rispetto all’installazione tradizionale, quella galleggiante permette il funzionamento dei moduli fotovoltaici a temperature più basse. Le celle quindi non si surriscaldano e perciò sono maggiormente efficienti. Il surriscaldamento dei pannelli a terra invece causa un calo di rendimento anche se ci sono elevati livelli di irraggiamento. Inoltre un impianto fotovoltaico galleggiante non ha problemi né limiti di spazio. Quindi possono essere realizzati impianti modulari con una maggiore scalabilità rispetto ai sistemi tradizionali.
In Bassa Austria è da poco stato realizzato un impianto solare galleggiante da ECOwind, una filiale di BayWa r.e., insieme a EVN, il fornitore austriaco di energia elettrica. La potenza dell’impianto è pari a 24,5 MWp. È il quarto impianto fotovoltaico galleggiante più grande in Europa. Ai primi tre posti ci sono tre impianti sempre di BayWa r.e. ma realizzati tutti nei Paesi Bassi. Il nuovo impianto si trova a Grafenwörth e si compone di 45.304 moduli solari. L’installazione è stata molto rapida, e ha richiesto complessivamente solo dieci settimane.
BayWa r.e. nel mondo ha realizzato complessivamente 15 impianti solari galleggianti, per una potenza totale di 230 MW. La diffusione di questa tecnologia ormai sta avvenendo gradualmente in tutta Europa. Ciò che attira è la possibilità di valorizzare il territorio e le superfici d’acqua inutilizzate evitando di sottrarre terreno per altre attività economiche. Inoltre BayWa r.e., leader della tecnologia, sta lavorando per ottimizzare l’installazione riducendo sia i tempi che l’impatto ambientale. Il fotovoltaico galleggiante infatti è pensato anche per tutelare il paesaggio. Soprattutto in paesi più caldi, i pannelli solari che ricoprono l’acqua possono ridurre l’evaporazione e quindi preservare l’ecosistema acquatico. Nel caso dell’impianto di Grafenwörth, per i prossimi anni BayWa r.e. si è impegnata a condurre ricerche sulle specie ittiche e della fauna locale di libellule.
L’amministratore delegato di ECOwind, Johann Janker, ha commentato il successo dell’installazione dell’impianto spiegando:
“A Grafenwörth, la sfida è stata quella di guidare le procedure di approvazione e le normative per questa nuova tecnologia fotovoltaica in Austria e di garantire una costruzione sicura, cosa che siamo riusciti a fare anche con un dislivello di 7 metri tra la superficie di montaggio e l’acqua. Oltre alla rapidità di installazione e alla facilità di manutenzione, il Floating-PV offre anche il vantaggio di una maggiore produzione di energia elettrica grazie all’effetto di raffreddamento dell’acqua, rendendo questa tecnologia una prospettiva molto interessante per i proprietari di terreni con corpi idrici inutilizzati”.
Fonte immagine di copertina: BayWa r.e
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