Non tutti i terreni sono uguali per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Secondo il rapporto Solar, Biodiversity, Land Use: Best Practice Guidelines dell’associazione europea SolarPower Europe, il fotovoltaico può essere uno strumento per tutelare la biodiversità, ma occorre progettarlo adeguatamente. Oltre a essere un esempio di impianto alimentato a fonte rinnovabile, il fotovoltaico in questo modo può contribuire ancora di più alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia del clima e degli ecosistemi.
Di fronte all’emergenza del cambiamento climatico, è necessaria una forte riduzione dei gas serra, per tutelare la biodiversità e gli ecosistemi. L’Unione Europea è impegnata per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, ovvero l’azzeramento delle emissioni nette a base di carbonio. Si prevede, come obiettivo per il 2030, una riduzione delle emissioni nette di gas serra del 55%. La Commissione Europea, con il REPower EU ha sottolineato l’impegno per eliminare la dipendenza dai combustibili fossili, in particolare quelli di importazione russa. Il pacchetto vede in prima linea lo sfruttamento dell’energia solare. Si prevede in particolare l’installazione di 750 GW entro il 2030, con un obiettivo intermedio di 400 GW entro il 2025.
I campi solari hanno bisogno di elevati spazi per l’installazione. La fonte solare, come tutte le fonti rinnovabili, ha una densità energetica molto bassa e per questo ha un forte impatto sull’occupazione del suolo. Si utilizzano soprattutto i terreni destinati alle attività commerciali o agricoli. Nel secondo caso occorre però prestare attenzione alla tutela della biodiversità perché i pannelli e i cavi dell’alta tensione modificano l’equilibrio dell’habitat naturale. Inoltre, se per l’installazione del campo fotovoltaico si eliminano coltivazioni e alberi, il danno per l’ecosistema risulta evidente.
Per l’Unione Europea, uno dei punti chiave su cui agire è la protezione della biodiversità e la tutela degli ecosistemi. La proposta normativa prevede il ripristimo del 20% degli ecosistemi europei, sia marini che terrestri, e il recupero degli ecosistemi danneggiati entro il 2050. Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale l’incremento dello sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili, con incentivi normativi adeguati. La tecnologia solare ha un forte impatto visivo e richiede elevate aree di suolo per poter essere installata. Per questo, il report analizza diversi casi studio con diverse tipologie di terreno, selezionando quelle più adatti per un impianto fotovoltaico.
Se la richiesta di energia pulita è in continuo aumento per contrastare la dipendenza dalle fonti fossili, ci scontriamo al tempo stesso con la scarsità di terreno disponibile. Le attività industriali, l’intensa urbanizzazione e la produzione agricola richiedono infatti la disponibilità di suolo. Per questo è fondamentale garantire un uso e una gestione sostenibile dei terreni destinati a queste attività. Solo così è possibile tutelare la natura e i suoi ecosistemi. Per questo, nella progettazione di un impianto fotovoltaico, occorre tenere presente il sito di installazione. La valutazione e la pianificazione territoriale garantiscono una disposizione ottimale dei pannelli fotovoltaici e al tempo stesso la valorizzazione della flora e della fauna locali.
Il report riporta due esempi di fotovoltaico sostenibile per la tutela del suolo. Il primo tipo è il cosiddetto agrivoltaico, nel quale il suolo è utilizzato con un doppio fine, energetico e agricolo. Se i campi agrivoltaici sono ben progettati e integrati nel territorio, possono garantire la possibilità di stoccaggio del carbonio e contribuire alla rigenerazione del suolo. Il secondo esempio è il fotovoltaico galleggiante, che consente benefici per gli ecosistemi acquatici e l’aumento della biodiversità nei corpi idrici artificiali. Le raccomandazioni di SolarPower Europe includono anche il coinvolgimento di proprietari terrieri e agricoltori nei progetti di agrivoltaico e l’esclusione delle zone umide e delle foreste.
Alcune accortezze da tener presenti quando si progetta un sistema fotovoltaico riguardano la scelta del suolo. I pannelli installati su terreni degradati possono aiutare il ripristino del sito. Questa scelta aiuta la crescita della vegetazione al di sotto dei moduli fotovoltaici anche nei climi più ostili e secchi. La presenza di vegetazione favorisce la cattura del carbonio e il ciclo dell’azoto, con effetti positivi anche sulla fauna. Nel caso di terreni in prossimità di aree costruite, come porti, parcheggi o reti ferroviarie, occorre tener presente la condizione ecologica degli spazi. Anche per questo tipo di luoghi occorre una valutazione di impatto e una progettazione accurata per la conservazione della biodiversità locale e la rigenerazione degli ecosistemi.
Nella progettazione del campo fotovoltaico è fondamentale sia definire interventi di mitigazione dell’impatto sia considerare fattori specifici per il tipo di terreno e della fauna locale. Alcuni esempi possono essere la realizzazione di nidi per la riproduzione degli uccelli o la creazione di ambienti acquatici per gli anfibi. Anche piantare alberi o siepi può essere utile per favorire la traspirazione dell’acqua, evitando la perdita di nutrienti. La presenza di fiori invece favorisce la biodiversità degli impollinatori sia in loco che nelle aree nelle immediate prossimità. Inoltre, è importante progettare l’illuminazione per non arrecare disturbo alla fauna più sensibile e limitare la circolazione di veicoli. Quando possibile, bisogna evitare di abbattere vegetazione per la costruzione dell’impianto ed evitare strutture di supporto invasive, per esempio quelle in calcestruzzo.
Tra le possibili soluzioni da adottare nei campi coltivati in prossimità dei sistemi fotovoltaici c’è la riduzione dell’utilizzo dei fertilizzanti. Anche durante le operazioni di manutenzione occorre utilizzare acqua senza contaminanti, pericolosi per la sopravvivenza di piante e animali. Esistono anche proposte per incrementare la presenza della fauna locale. Una di queste è la creazione di aperture nelle barriere presenti in tutti i campi fotovoltaici. In questo modo gli animali sono liberi di attraversare il parco in modo sicuro. Una particolare attenzione va riservata agli uccelli quando si progetta la disposizione dei pannelli al suolo. Se questi sono troppo vicini gli uccelli che li osservano dall’alto potrebbero essere attratti dai pannelli perché simili a degli specchi d’acqua. Di conseguenza, potrebbero lanciarsi su di essi e morire in seguito all’impatto. Per questo sarebbe più opportuno disporre i pannelli più distanti tra loro o alternarli con aree diprati e arbusti.
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